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Eriksen, Lahm: “Dopo quello che è successo sono sorte alcune domande. Cosa può…”

Gianni Pampinella

L'ex giocatore tedesco dalle colonne de El Pais commenta le tragiche immagini quando il danese si è accasciato a terra

Dalle colonne de El Pais, Philipp Lahm indica 4 momenti chiave dell'Europeo. Il primo riguarda Christian Eriksen e la reazione dei compagni si squadra quando il centrocampista si è accasciato a terra. "Il 12 giugno è stato il giorno in cui un continente si è sentito legato a un calciatore danese quando Christian Eriksen ha dovuto essere rianimato in campo. I suoi compagni di squadra, che subito gli hanno formato un cerchio intorno, hanno saputo istintivamente sostenerlo in questa situazione. Era evidente quanto tenessero alla sua privacy e proteggessero la sua dignità in quel momento difficile. È stato un atto enormemente commovente per tutti".

"La solidarietà collettiva di tutti allo stadio di Copenhagen, sia danesi che finlandesi, è stata profonda, anche per chi temeva da lontano per Eriksen. La partita successiva è stata interrotta al 10' in suo onore, e tutti lo hanno applaudito, compresi i rivali e gli arbitri. Dopo il fischio finale, l'allenatore danese Kasper Hjulmand e il belga Romelu Lukaku, che nella partita precedente aveva dedicato il suo gol al compagno di squadra dell'Inter, si sono abbracciati. Non era necessario sentire di cosa parlassero, ma potevamo immaginarlo".

"Quando Eriksen è stato fortunatamente salvato, sono sorte molte domande: cosa può essere mostrato in televisione e cosa no? Che cos'è la cronaca e da dove inizia il voyeurismo? Gli uomini e le donne nella sala di produzione e con le telecamere hanno agito responsabilmente? E quando è consentito e quanto dovrebbe continuare? Queste discussioni hanno mostrato la qualità della nostra comunità libera. In Europa, diverse posizioni hanno la stessa giustificazione, e qui sono incluse le critiche successive dei danesi al fatto che ha continuato a giocare".

(El Pais)