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Eriksen: “Ho lavorato duramente per tornare a giocare di nuovo. Al Christian diciottenne direi…”

Gianni Pampinella Redattore 
Intervistato da Uefa.com, l'ex giocatore nerazzurro si racconta: "Sono stato fortunato"

Nell'ultima partita della fase a gironi contro la Serbia, Christian Eriksen è sceso in campo per la 133esima volta, superando Simon Kjær e battendo il record del maggior numero di presenze con la nazionale. Intervistato da Uefa.com, l'ex giocatore dell'Inter commenta questo prestigioso traguardo: "Sono molto orgoglioso di aver raggiunto così tante presenze internazionali. È una sensazione un po' strana perché molti dei giocatori che sono in questa classifica sono dei grandi campioni del calcio danese. Essere accanto a loro è qualcosa che mi riempirà sempre di orgoglio".

Supponiamo di avere una macchina del tempo e di poter tornare indietro all'inizio di marzo 2010, prima del tuo debutto con la Danimarca. Che consiglio daresti al Christian diciottenne?

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"Probabilmente mi direi di non essere così timido, di non trattenermi sempre fuori dal campo. In campo non c'era - e non c'è ancora - nulla che mi preoccupasse o mi facesse sentire a disagio, ma non avrei dovuto essere così silenzioso fuori dal campo".

I tuoi compagni di squadra hanno raccontato quanto sia stato importante per loro vederti tornare a giocare. Cosa significa per te?

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"Non credo che la mia forma sia mai scesa sotto questo livello, ma tenendo presente cosa è successo e il fatto che mi sono dovuto fermare completamente, sono stato fortunato. Ho lavorato duramente per tornare a giocare di nuovo. Sono felice che i miei compagni mi ritengano così importante per la squadra".

(Uefa.com)