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Marianella: “Eriksen sotto pressione, su un aspetto è stato ineccepibile. Lukaku e Hakimi…”

Getty Images

Il danese potrebbe essere titolare nella gara contro lo Shakhtar: di lui e di altri suoi compagni ha parlato il telecronista della gara

Eva A. Provenzano

Serata rischiosa per Eriksen. Nel senso che la prestazione, se dovesse partire dal primo minuto, potrebbe dare torto o ragione a Conte sul suo impiego. È stata la settimana delle polemiche sul danese: quando l'allenatore nerazzurro l'ha schierato per tre minuti, quelli di recupero, contro il Bologna, tifosi e media hanno sottolineato le loro perplessità. Massimo Marianella, giornalista e telecronista di Skysport, che commenterà la gara contro lo Shakhtar dal Meazza, ha detto la sua su questo: «Chiaro che gli si mette grande pressione sul giocatore. Ma il giocatore sa gestire la pressione. Lo ha dimostrato quando ha sopportato con professionalità certe situazioni. Arrivato con certe ambizioni, di un giocatore di un certo livello, è stato impeccabile: mai parola o sguardo fuori posto. È un giocatore d'esperienza, che ha sempre fatto bene nella sua carriera. Con l'Ajax o il Tottenham. È un giocatore multidimensionale. È uno dei centenari della storia della Danimarca: è uno dei dieci che ha superato le cento presenze con la maglia della sua Nazionale. Molte da protagonista. Questo è un giocatore di potenzialità straordinarie ed è un po' ingeneroso anche dire che sia l'alternativa a Barella. Questo dovrebbe stupirci se faccio un'umile valutazione». 

Questa è una domanda che non voglio sviare, ma andrebbe fatta allo staff tecnico dell'Inter. Credo che lui sia stato preso come occasione economica e tecnico-tattica. Non so quanto su suggerimento dell'allenatore. È come se in questo momento troviamo straordinarie una maglietta e un bermuda da occasione. Li prendi perché pensi che prima o poi torni utili. Ma questo secondo passo non c'è stato. Nel momento in cui si pensava che non fosse solo un grande acquisto economico e tecnico-tattico, non è scattato quel qualcosa. Succede in certi ambienti lavorativi anche quando non viene messo in condizione di rendere per il suo potenziale. 

-Che avversario è lo Shakhtar? 

È una squadra importante a livello europeo. Ha vinto la Coppa Uefa e stasera festeggia le 250 partite in Europa. Questo ti dice quanto questa sia una squadra importante. Non è nella fase migliore della sua storia. Sono rimasti molti giocatori brasiliani da quando c'era Lucescu. Quelli forti sono andati via e sono rimasti giocatori molto giovani o quelli che non sono mai diventati così grandi. È una via di mezzo, non è forte come una volta. Mi aspetto che questa sera cercheranno di aspettare l'Inter. 

-Lukaku-Lautaro? 

Una delle coppie calcistiche più belle, si integrano in maniera straordinaria. I movimenti di Lautaro permettono a Lukaku di fare il Lukaku. La centesima dell'argentino con la maglia dell'Inter si spera possa festeggiarla con un gol decisivo. Romelu ha a livello personale pochi rivali nel calcio è un giocatore straordinariamente vero. Le fortune che sta avendo, e non è solo fisicità, sono giuste. 

-Si giocherà sugli esterni? E Hakimi? 

Ovviamente si giocherà sugli esterni e l'Inter ha un brande vantaggio rispetto a quelli del club ucraino. Se Hakimi non è impeccabile difensivamente nella squadra avversaria gli esterni concedono tanto. Il marocchino è giovane ma ha fatto esperienze importanti con Real e Borussia. Ha acquisito duttilità dal punto di vista tattico. Con Favre giocava con la difesa a tre come esterno di destro o sinistra, ha giocato con la difesa a quattro e nel trio offensivo a destra. Uno degli acquisti passato più sotto silenzio è Darmian: può giocare a destra e sinistra e ha dimostrato di poter vestire la maglia nerazzurra. Hakimi è strepitoso, ma consideriamo e rispettiamo Darmian, arrivato troppo silenzio per quello che ha dimostrato di poter dare. 

(Fonte: SS24)

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