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Biasin: “Lasciare fuori Eriksen in una gara decisiva è clamoroso. Inter masochista se lo cede”

Eva A. Provenzano

Il giornalista dice la sua sul mancato impiego di Eriksen nella gara contro lo Shakhtar

Vi dico la mia: Eriksen. Dopo aver giocato 120 secondi contro il Bologna (partita già finita) è entrato a dieci minuti dalla fine di Inter-Shakhtar e si è sbattuto, ci ha provato, ha tirato un paio di volte e ha battuto una manciata di calci d’angolo come Dio comanda. Ha fatto quello che ha potuto, insomma. “Ha semplicemente fatto il suo dovere”, dirà qualcuno. È assolutamente vero, ma chi è stato in uno spogliatoio - anche solo in terza categoria -, sa che 9 calciatori su 10 in una situazione come la sua in genere finiscono col fare una delle seguenti due cose:1) Si rifiutano di entrare. 2) Entrano e giochicchiano. Lui no, in dieci minuti ha fatto capire a tutti che lasciarlo fuori in una partita decisiva è stato un clamoroso errore. Per questo Conte avrebbe dovuto dire “ok, per una volta ho sbagliato io”. Per questo pensare di rinunciare a Eriksen a gennaio sarebbe un atto di puro masochismo».