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L'inserimento a rilento di Christian Eriksen non preoccupa l'Inter e il suo allenatore Antonio Conte. Tuttosport spiega che alla luce della scelta diversa rispetto alle richieste del tecnico salentino, che aveva chiesto Vidal o un mediano di gamba con inserimento come Kessie, l'ambiente nerazzurro sa che serve tempo per l'adattamento del danese.
"Eriksen ora ti adatti all'Inter, poi sarà l'Inter ad adattarsi a te" è il messaggio lanciato da Conte. L'ex Tottenham, arrivato il 29 gennaio, si è allenato 32 volte con la squadra e avrà bisogno ancora di tempo per calarsi nei meccanismi di Conte. Lo stop per il Coronavirus ha rallentato, se non bloccato, proprio il percorso del danese, che ha raggiunto la famiglia in patria.
Alcuni precedenti fanno ben sperare l'ambiente interista, dal calciatore stesso a club e tifosi. Tra gli anni '80 e '90, anche due futuri Palloni d'oro come Michel Platini e Zinedine Zidane faticarono ad adattarsi al calcio italiano. Il primo, arrivato nel 1982, ebbe un buon rendimento - ma non eccezionale - fino a Natale: poi da gennaio, ovvero dopo cinque-sei mesi, prese in mano la squadra. Il secondo, arrivato nell'estate del 1996, non incise nei primi tre mesi: poi il gol all'Inter nel 2-0 del 20 ottobre 1996 e la storia cambiò con il francese a guidare la squadra di Lippi verso le vittorie dello scudetto, Supercoppa Europea e Intercontinentale. Precedenti che fanno sorridere l'Inter ed Eriksen, che non ha ancora brillato ma ha tutto il tempo per farlo.
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