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CdS – Eriksen può tornare a giocare? C’è una speranza: la parola agli esperti

CdS – Eriksen può tornare a giocare? C’è una speranza: la parola agli esperti - immagine 1

Il centrocampista danese dell'Inter ha avuto un improvviso malore nel corso della gara contro la Finlandia a Euro 2020

Fabio Alampi

Le immagini shock di Christian Eriksen che si accascia e perde i sensi durante Danimarca-Finlandia degli ultimi Europei sono ancora ben impresse nella mente di tutti i tifosi di calcio e non solo. Il centrocampista dell'Inter, fortunatamente, è stato soccorso in tempo e si è perfettamente ristabilito, anche se appare ancora poco chiaro se potrà tornare a giocare o meno dopo l'installazione di un defibrillatore sottocutaneo: un apparecchio pronto a intervenire in caso di problemi cardiaci, ma che non consente lo svolgimento di attività fisiche (almeno in Italia). A questa domanda ha provato a rispondere il Corriere dello Sport, grazie al contributo di due specialisti del settore.

"Riccardo Cappato, "padre" del defibrillatore interamente sottocutaneo, Direttore del Centro di elettrofisiologia clinica e aritmologia del gruppo Multimedica di Milano: «Nel caso di Eriksen le ipotesi sono svariate. Mancano elementi della sua storia clinica e di quanto appurato dagli specialisti dell'ospedale danese. Non abbiamo nemmeno informazioni sulla defibrillazione in campo. Di certo la crisi cardiogena è stata grave.

Un blocco del cuore da fibrillazione conseguente ad aritmia grave, imprevista e improvvisa. Cause possibili? Molte. Una potrebbe essere preesistente mai individuata e stabile, tipo la cardiomiopatia congenita o la sindrome di Brugada, oppure una miocardite infiammatoria da causa grave (per lo più da virus, come quello del Covid, che non sembra riguardare il cuore ma che poi all'improvviso innesca l'aritmia), o un disturbo elettrolitico. La causa infiammatoria, se si riesce a diagnosticare, è per esempio una causa reversibile, che potrebbe consentire a Eriksen di arrivare a togliere il defibrillatore e quindi tornare a giocare a calcio in Italia»".

CdS – Eriksen può tornare a giocare? C’è una speranza: la parola agli esperti- immagine 2

"«Possibile una miocardite infiammatoria, per esempio da mononucleosi o da citomegalovirus o da un virus che lo ha infettato in modo asintomatico anche mesi prima. O a causa di una vecchia presenza virale che si è riaccesa. Avere queste informazioni ci permetterebbe di sapere se ha avuto una passata infezione, se è rimasta latente un'infiammazione che può portare a una miocardite e a un'improvvisa crisi del ritmo.

Allora si cura la causa dell'infiammazione e quando si è sicuri che è "spenta" si potrebbe anche togliere il defibrillatore, se questo ostacola il via libera al ritorno in campo», dice Franco Cecchi, università di Firenze, specialista in Malattie cardiovascolari e Cardiomiopatie, fondatore e presidente dell’associazione di pazienti con cardiomiopatia (Aicarm). [...]

«Quando è arrivato all'Inter è stato sottoposto a tutti gli screening cardiovascolari. E in Italia siamo severissimi in questo campo. Era tutto a posto, così come negli screening inglesi fino al 2019. Ora si possono fare solo supposizioni perché non conosciamo i risultati degli esami fatti in ospedale a Copenaghen. Purtroppo, non c'è coordinamento tra federazioni e tra società calcistiche. Si potesse avere la storia clinica di Eriksen, e non solo quella cardiaca, si potrebbe realmente fare una previsione precisa»".

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