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Tra i protagonisti di questo Mondiale ci sarà anche l'ex centrocampista dell'Inter Eriksen. Rinato dopo l'incidente all'ultimo Europeo e ora di nuovo nell'elite del calcio allo United e con la Danimarca
«Voglio giocare il Mondiale». Christian Eriksen lo ha sempre detto, anche a gennaio, anche quando non sembrava logico, anche quando il ricordo del 12 giugno 2021 era nella testa di tutti. Eriksen ha rotto il contratto con l’Inter – in Italia non si può giocare dopo un intervento al cuore come il suo – e a gennaio ha firmato col Brentford, in Premier League. Prima ancora di cominciare quell’avventura, il proclama: «In Qatar, voglio esserci». Chi non ci credeva si è dovuto ricredere. Eriksen ha giocato 10 partite da titolare in Premier col Brentford e in estate è passato al Manchester United, di cui ora è punto fisso. E in nazionale? Titolare come sempre, con picchi come la partita di Nations contro la Francia, per qualcuno la sua migliore di sempre in rosso", spiega La Gazzetta dello Sport.
"Eriksen a Doha avrà il suo numero 10, i suoi 30 anni, il suo fisico da impiegato. Nemmeno i piedi sono invecchiati e questa è la cosa più importante: sulla trequarti della Danimarca, ci sarà ancora lui a comandare. Piuttosto, c’è da capire come sia evoluto il suo rapporto con lo spogliatoio. Kasper Hjulmand, il c.t. danese, ha garantito: «Lo spirito che ci ha guidato all’Europeo è ancora con noi». Sarebbe decisivo perché un anno e mezzo fa la tragedia sfiorata portò i danesi a giocare sopra il loro livello, fino a una semifinale persa contro l’Inghilterra. «Senza quell’incidente non sarei mai tornato in Premier dopo gli anni al Tottenham», ha detto Eriksen. Senza quell’incidente, chissà, forse oggi non sarebbe in Qatar", aggiunge il quotidiano.
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