L'arrivo di Eriksen all'Inter dà maggiore qualità alla squadra di Conte, ma consente al tecnico anche delle varianti importanti sul fronte offensivo. Varianti che finora non aveva nelle corde la formazione nerazzurra.
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CorSera – Conte alle prese con la variabile Eriksen. A Udine la prima da titolare con l’Inter?
Il nuovo arrivato può dare nuove alternative alla manovra offensiva dell'Inter e Conte potrebbe farlo partire dall'inizio domenica
"In matematica le variabili permettono di risolvere una gran quantità di problemi. Christian Eriksen è quella che utilizzerà il professor Antonio Conte per trovare la soluzione ai suoi. L’arrivo del danese cambia l’Inter, in modo radicale. Non è solo un’arma in più per il tecnico, offre un ampio ventaglio di opportunità: differenti moduli, stili di gioco e, finalmente, opzioni credibili sui calci piazzati. Servirà tempo, perché i meccanismi di oggi sono ben rodati, anche se nelle ultime uscite le formazioni avversarie hanno iniziato a trovare contromosse. Finora il gioco offensivo si è quasi sempre appoggiato su Lukaku e da lì in poi s’è sviluppato, Eriksen offre più varietà", spiega il Corriere della Sera.
"Una mezzala nuova per il collaudato 3-5-2, ma cambierà inevitabilmente il tipo di interpretazione e sviluppo. Domenica a Udine, il 27enne danese potrebbe essere già titolare al posto di Sensi, non al meglio. L’innesto di Eriksen garantirà comunque i gol del centrocampo (in allenamento ieri ne ha realizzati due), essenziali per tentare di vincere lo scudetto. Con il Tottenham ne ha segnati ben 69, di cui 14 su punizione, ma forse impressionano maggiormente gli 89 assist: insomma il danese è un passepartout d’area. Lui dovrà adattarsi all’Inter, di certo Lukaku e Lautaro avranno a disposizione qualche giocata in più. Chiave diventerà poi il ruolo di Barella e Brozovic, polmoni della squadra, che in media percorrono insieme 23,7 km a partita. Gli innesti di Moses e Young sulle fasce potranno aggiungere profondità", aggiunge il quotidiano.
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