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Un altro tecnico italiano, Claudio Ranieri, ha annunciato che non allenerà più un club. E anche per lui la festa non ha conosciuto colori e rivalità. I tifosi sanno riconoscere le persone vere.
—«Un professionista preparato, ma soprattutto un grande uomo. Ci siamo sfidati sul campo ma non proprio ad armi pari: spesso io avevo i giocatori più forti».
Come quelli della Lazio che ha portato allo scudetto: Mihajlovic, Mancini, Veron, Nesta, Simeone, Nedved, Salas.
—«Una squadra piena di stelle. Che però si comportavano sempre bene: tutti lavoravano, correvano l’uno per l’altro. Era un piacere allenarli».
C’è in panchina un nuovo Eriksson?
—«Ci sono tanti bravi allenatori. Con Jurgen Klopp ho scambiato qualche parola quando sono andato a Liverpool. L’ho sempre ammirato per come si comporta in campo e per quello che dice ai microfoni. Ha un’immagine molto forte. E dietro si vede chiaramente una persona speciale».
È pronto per l’omaggio che riceverà all’Olimpico?
—«Ma sono io che devo ringraziare. Queste giornate mi danno onore, mi danno energia, mi danno la vita».
(Repubblica)
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