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Eriksson: “Mancini? Visione di gioco fuori dalla norma. Il derby con Montella…”

L'ex allenatore della Sampdoria ricorda gli attuali tecnici di Inter e Milan

Daniele Vitiello

Dalla Cina con furore. Sven-Goran Eriksson, ex allenatore di Mancini e Montella ai tempi della Sampdoria, ha parlato delle percorso dei suoi giocatori ai microfoni del Corriere dello Sport.

Eriksson, che ricordi ha del tandem Mancini-Montella? 

«Nella mia carriera ho avuto la fortuna di allenare tante coppie forti e questa è stata una delle migliori perché i due si completavano a vicenda. Roberto era tatticamente intelligente e aveva una visione di gioco fuori dalla norma, Vincenzo era un finalizzatore incredibile che si faceva trovare sempre al posto giusto».

Con Montella ha lavorato una sola stagione, con Mancini molte di più. 

«Roberto è stato anche mio assistente e in precedenza lo avevo allenato sia alla Samp che alla Lazio per un totale di 9 anni. Ogni tanto lo sento anche adesso».

Vent’anni fa avrebbe mai pensato che entrambi sarebbero diventati allenatori? 

«Sul futuro in panchina di Mancini non ho mai avuto dubbi perché anche quando era in campo un po’... allenava già. Montella l’ho avuto quando era giovane, ma si vedeva che era calcisticamente intelligente».

Come tecnici come li giudica? 

«Roberto lo conosco di più, mentre Vincenzo non l’ho mai visto lavorare anche se tutti mi dicono che è bravissimo. Prima di tutto direi che sono due brave persone, che sono innamorati del calcio e che vivono per questo sport. A loro piace il bel gioco e sono esigenti con i calciatori».

Che effetto le fa vederli sulle panchine di Inter e Milan? 

«Mi riempie di orgoglio e sono felice per loro. Sono bravi e adesso lavorano entrambi in una città che ha voglia di tornare a vincere dopo qualche stagione un po’ complicata».

Per chi tiferà nel prossimo derby? 

«Voglio bene a entrambi e per questo spero in un pareggio».

Mancini e Montella avranno come “principale” un cinese. Lei, che dal 2013 è volato in Oriente, dia loro qualche consiglio su come comportarsi. 

«I cinesi sono persone molto sincere e professionali. Ti lasciano lavorare in pace e nelle due formazioni in cui sono stato non posso lamentarmi assolutamente di niente».

Conosce il Suning o il consorzio che sta acquistando il Milan? 

«No, ma sono sicuro che con Mancini e Montella i cinesi si troveranno bene. Hanno gli allenatori giusti».

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