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Domani sera a San Siro si giocherà la sfida tra Inter e Pordenone, valida per gli ottavi di finale di Coppa Italia. FcInter1908, in vista della gara di domani contro i ramarri, ha intervistato ion esclusiva Federico Gerardi, attaccante del Pordenone ex giocatore di Reggina e Udinese.
Che aria si respira nello spogliatoio, com'è l'ambiente alla vigilia della sfida con l'Inter?
"E' un ambiente elettrico, molti non hanno mai giocato a San Siro. Giocare contro l'Inter sarà una grande emozione, siamo molto carichi ed elettrici, sarà una grande emozione domani sera. Una grande esperienza comunque andrà a finire".
Questa elettricità e questo ambiente 'caldo' si percepisce anche in città?
"Diciamo che Pordenone è una città un po' freddina a livello di emozioni. La sfida con l'Inter, però, ha suscitato in molti grande entusiasmo. In tantissimi si stanno preparando per venire a San Siro per tifare e per assistere a una bella partita. E' un traguardo storico per la nostra città, per la nostra squadra. E' fantastico, un momento magico, poi a ridosso del Natale tutto fa cornice".
Sei tifoso dell'Inter ed ex abbonato nerazzurro, per te sarà ancora più emozionante vivere questa sfida?
"Sì, mio zio è interista come me e ai tempi andavo a vedere allo stadio Ronaldo, nel '97'-'98. E' una grande emozione, con l'Udinese ero già stato in panchina a San Siro, che per me è lo stadio più bello d'Europa. E' un teatro".
Che tipo di partita vi aspettate? Riuscirete a mostrare un po' di coraggio o sarete intimoriti da San Siro e dall'Inter?
"Noi siamo una squadra che gioca a calcio e proveremo a fare la nostra partita. Avremo anche quel pizzico di incoscienza che può aiutare. In queste partite le squadre piccole tendono a chiudersi, noi faremo sicuramente una gara difensiva, perché giochiamo contro l'Inter. Non rinunceremo, però, quando ne avremo l'occasione a fare il nostro gioco. Sarà una bella partita".
Da interista come vedi l'Inter di Spalletti? Lotterà già per il titolo?
"Lottare per il campionato credo sia ancora presto, ma credo che Spalletti abbia trovato una quadratura. Ha preso giocatori funzionali per il suo gioco, non grandi campioni, ma giocatori adatti alla sua idea di calcio. Con un pizzico di fortuna in qualche partita, potremmo arrivare negli ultimi due mesi a provare a pensare allo scudetto. Già non aver perso a Torino e Napoli è stato importante, al ritorno l'Inter avrà gli scontri diretti in casa e lì si deciderà il tutto. Con le piccole l'Inter, quest'anno, sta facendo bene, mentre gli altri anni faticava. Sono fiducioso, ma rimango coi piedi per terra".
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