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Intercettato dai nostri inviati a Londra, presso il Wyscout Forum 2013, l'agente FIFA Nicola Innocentin ci racconta come ha portato Roberto Mancini alla corte del Galatasaray e cosa è accaduto negli spogliatoi durante l'intervallo della gara di Champions tra La squadra turca e la Juventus di Antonio Conte.
"Al contrario di quanto si dica in giro, è stato lei a portare Roberto a Istanbul. Ci racconta com'è andata?
"Collaboro con il Galatasaray e sapevo che Terim aveva appena rifiutato il rinnovo proposto dal club per accettare l'esperienza in Nazionale. In quel momento c'era Roberto libero e ho pensato di proporlo immediatamente ai dirigenti. Erano entusiasti, si chiedevano se Roberto potesse mai accettare di trasferirsi in Turchia. Gli ho detto di provarci, ovviamente avevo già sondato il terreno e sapevo quale fosse la volontà del tecnico italiano: bastava cercarlo nel modo giusto."
Quanto avete gioito per quella eliminazione ai danni della Juventus?
"Moltissimo, avevamo un solo risultato a disposizione e un tempo ridotto, visto che la gara - dopo il precedente rinvio per neve del giorno prima - sarebbe ripresa dal 30esimo minuto del primo tempo. Il Galatasaray è sceso in campo con la giusta determinazione e poi c'è stato qualcosa che ci ha dato ancora maggiore convinzione."
Cosa?
"Alla fine del primo tempo, quando la Juve iniziava ad intuire che le cose potessero complicarsi, Conte era una furia ed urlava all'arbitro"
Qualcuno ha redarguito Mancini per non aver risposto a tono alle parole di Conte del post-partita.
"Cosa avrebbe dovuto dire? Aveva vinto e andava già bene così, in qualche modo quella reazione di Conte negli spogliatoi aveva giovato sia a lui che alla sua squadra."
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