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Esposito, altro che bad boy: così si sta togliendo la scomoda etichetta. E l’Inter…

Fabio Alampi Redattore 
Il talento dell'attaccante classe 2002, mai in discussione, sta finalmente sbocciando con continuità ad Empoli

Per Sebastiano Esposito doveva essere la stagione del rilancio dopo diverse annate in chiaroscuro, e il bilancio di queste prime partite a Empoli è decisamente positivo: alla prima, vera occasione in Serie A, l'attaccante di scuola Inter sta mettendo in mostra quel talento che tutti gli hanno sempre riconosciuto, al quale sta unendo una serietà e una determinazione da calciatore vero. I numeri sono tutti dalla sua parte: 3 gol e 2 assist in 8 partite fra campionato e Coppa Italia, un contributo decisivo ogni 106 minuti, poco più di uno a partita.

Una scomoda etichetta

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Se sulle qualità tecniche di Esposito nessuno ha mai avuto dubbi, ciò che fin qui ha frenato l'esplosione del classe 2002 è quell'etichetta da bad boy che gli è stata affibbiata nel corso degli anni, tra comportamenti a volte poco professionali e scelte rivelatesi non sempre vincenti. Dopo aver debuttato in Prima Squadra con l'Inter il 13 marzo 2019 a soli 16 anni, 8 mesi e 12 giorni nel ritorno degli ottavi di finale di Europa League contro l'Eintracht Francoforte (diventando così il giocatore nerazzurro più giovane a debuttare in una competizione europea) e segnato in Serie A il 21 dicembre 2019 a 17 anni, 5 mesi e 19 giorni (più giovane marcatore a San Siro con la maglia nerazzurra e secondo in assoluto dopo Mario Corso), Esposito ha cambiato ben 5 squadre in 3 stagioni: Spal e Venezia in Serie B, Basilea in Svizzera, Anderlecht in Belgio, Bari di nuovo in Serie B, in un'alternarsi di alti e bassi dentro e fuori dal campo che hanno condizionato il suo percorso.

Lo scorso anno qualcosa è cambiato: alla Sampdoria, guidato da Andrea Pirlo, Sebastiano è tornato a splendere con discreta continuità, garantendosi così la chiamata dell'Empoli e una chance importantissima per la sua carriera in Serie A. Il tutto senza alcun comportamento sopra le righe.

La posizione dell'Inter

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Sotto contratto con l'Inter fino al 30 giugno 2026, Esposito è stato ceduto in prestito con diritto di riscatto fissato a 5 milioni di euro. La sensazione, tuttavia, è che l'Esposito con più possibilità di avere un futuro in pianta stabile con la maglia nerazzurra sia Pio, il piccolo di casa, che si sta prendendo le luci della ribalta grazie ai gol segnati con lo Spezia e la Nazionale U21. La dirigenza interista, infatti, non ha inserito una clausola di recompra nell'ambito della cessione all'Empoli di Sebastiano, garantendosi solamente una percentuale sulla futura rivendita: un segnale che non lascia di certo presagire la volontà di puntare su di lui a lungo termine.


Il tempo, tuttavia, è tutto dalla parte di Seba: non va dimenticato, infatti, che ha ancora solamente 22 anni. Chissà che, dopo una stagione da protagonista in Toscana, non possano concretizzarsi per lui scenari al momento poco pronosticabili.