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Sebastiano Esposito: “Incrocio coi due fratelli nello Spezia? Era meglio in un altro momento”

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex attaccante dell'Inter Sebastiano Esposito ha parlato in vista dell'incrocio con lo Spezia dove giocano i suoi due fratelli

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex attaccante dell'Inter Sebastiano Esposito ha parlato in vista dell'incrocio con lo Spezia dove giocano i suoi due fratelli:

Sebastiano, è un problema in più affrontare Pio e Salvatore in una situazione di classifica delicata per entrambe le squadre?

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«Sicuramente. Sarebbe stato meglio giocarla in un altro momento del campionato, perché ne soffriamo tutti, anche come famiglia. La Samp è in ripresa, speriamo di continuare, anche lo Spezia ha avuto difficoltà».

Com’è l’attesa in famiglia?

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«La mamma soffre, come l’11 giugno scorso, quando andammo in campo tutti e tre, ma in gare diverse. Lei forse preferirebbe non guardare la partita».

Mai vissuto un momento simile, tutti e tre di fronte nella stessa partita, ma da avversari?

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«E’ la prima volta e sarà molto difficile, perché non sai come andrà a finire. Credo che la mamma tiferà per il pareggio, papà sarà contento se vincerà il più bravo».


Ora vivete a cento chilometri di distanza, vi vedete spesso? Questa settimana è diversa?

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«Ci sentiamo tutti i giorni, nulla cambia, è una questione di sangue e riusciamo anche a frequentarci spesso, visto che siamo finalmente vicini. In campo, però, non dico che si dimenticherà di essere fratelli, ma sarà battaglia. Fa un certo effetto ritrovarci al Ferraris. Ci siamo sfidati spesso da piccolini, loro due contro di me e ne hanno vinte poche…».

Con Pirlo condividete lo stesso talent scout, Roberto Clerici, scomparso nel 2018.

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«Gli eravamo tutti affezionati, ogni volta in cui torno a Brescia vado a trovarlo al cimitero. Ancora oggi ho una sua foto nel portafoglio, è stato fondamentale, se non fosse stato per lui probabilmente non avrei preso questa strada. Con il mister ne abbiamo parlato, ma è un’emozione troppo forte».

Voi siete di Castellammare di Stabia. Qui ha giocato e ha appena dato l’addio al calcio uno stabiese eccellente come Quagliarella. Vi siete sentiti?

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«Fabio è una gran persona e un idolo per me, mi ha fatto i complimenti quando ero all’Inter, poi ci siamo sentiti quando potevo venire qui, mi ha fatto un in bocca al lupo, so che vive ancora a Genova e una cena la farei volentieri con lui…».


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