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Esposito: “Sogno Serie A e Nazionale, voglio vincere l’Europeo. I miei fratelli…”

Esposito: “Sogno Serie A e Nazionale, voglio vincere l’Europeo. I miei fratelli…” - immagine 1
L'attaccante dell'Inter, classe 2005, questa sera si gioca la finale dell'Europeo U19 contro il Portogallo
Fabio Alampi Redattore 

Francesco Pio Esposito, attaccante classe 2005 dell'Inter attualmente impegnato all'Europeo U19 con l'Italia, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Tuttosport: "Che Italia dobbiamo aspettarci? Con tanta fame perché sappiamo cosa abbiamo passato per arrivare fino a qui. Avremo fame e tanta voglia di vincere, giocheremo senza paura".

Per lei è la seconda finale importante in poche settimane, visto che faceva parte anche della Nazionale Under 20 che è arrivata in finale al Mondiale. Ha quindi un po' un sapore di una rivincita?


"Mi riempie di orgoglio essere riuscito a raggiungere in così poco tempo due finali così importanti, anche se al Mondiale non è andata a finire come speravamo. Per me a livello personale sarebbe una rivincita riuscire a vincere questo Europeo, significherebbe tanto".

Di quella sconfitta cosa le è rimasto?

"Non ha cancellato il percorso fatto, ho conservato un ottimo ricordo sia del gruppo che dell'esperienza fatta. Anche se non abbiamo vinto, sono molto contento di tutto quello che abbiamo ottenuto".

In Under 20 ha lavorato con Carmine Nunziata, in Under 19 con Alberto Bollini. Quali sono le qualità dei due ct?

"Entrambi vanno ringraziati perché hanno creduto in me dalla prima volta in cui mi hanno visto, pur essendo io sotto età. Mi hanno dato molta fiducia. Sono bravissimi, non è un caso se allenano in Nazionale e se hanno ottenuto questi risultati. Un punto in comune è che entrambi sanno creare un grande gruppo anche fuori da campo".

In questo Europeo ha offerto grandi prestazioni, sacrificandosi anche tanto per la squadra. Avrebbe segnato alla Spagna se non ci avesse messo i guantoni il loro portiere.

"Quello che ho pensato in quel momento è meglio non rivelarlo! Spero che il gol che non è entrato in semifinale per le parate di Iribarne mi sia rimasto da spendere per la finale".

Lei ha due fratelli più grandi, Salvatore e Sebastiano, che fanno i calciatori. Che esempio sono per lei?

"Ho grande stima di loro fin da quando ero piccolo. Sono cresciuto guardando le loro partite, li seguivamo sempre dagli spalti. Sono sempre stati i miei idoli. Io ho come obiettivo quello che hanno un po' tutti i ragazzi della mia età che fanno sport a questo livello: voglio diventare un calciatore da Serie A e mi piacerebbe anche arrivare nella Nazionale maggiore un giorno, non solo per quello che faranno i miei fratelli, ma proprio perché è un sogno mio. Che poi, ho anche una sorella, anche se non gioca a calcio".

Quest'estate così bella in azzurro le avrà tolto un po' di amarezza per non essere riusciti con l'Inter a centrare i playoff scudetto con la Primavera.

"Dovendo partecipare al Mondiale ho saltato gli ultimi appuntamenti. Ci si aspettava di più da noi perché siamo l'Inter, una squadra che compete sempre per grandi obiettivi. Abbiamo pagato una brutta partenza. Mi è dispiaciuto tanto. Sicuramente in Nazionale è andata meglio e abbiamo fatto un gran bel percorso".

I suoi sogni e gli obiettivi più immediati?

"Oltre all'esordio e a una carriera in A, la Nazionale maggiore, ma anche vincere qualcosa in azzurro più nell'immediato. Perché no, vincere contro il Portogallo".

Cosa bisognerà mettere in campo per farcela?

"Tutto, come abbiamo fatto con la Spagna. Servirà l'atteggiamento giusto ed essere uniti in campo. Se giocheremo così, per il Portogallo sarà difficile batterci".

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