Intervenuto ai microfoni del Corriere dello Sport, l'ex attaccante dell'Empoli Carmine Esposito, allenato da Luciano Spalletti, ha parlato proprio del tecnico di Certaldo, elencandone le qualità e le caratteristiche.
ultimora
Esposito: “Spalletti ai tempi di Empoli era un grande, ora è il migliore. Lui e Sarri…”
Le parole dell'ex attaccante dell'Empoli
Cosa aveva Spalletti di speciale negli anni empolesi?
«Risposta scontata, era già allora un grande allenatore, oggi è il più grande».
Com’era a quei tempi?
«Era pignolo, un rompiscatole tremendo. Aveva una particolarità, si sentiva ancora giocatore e capiva i problemi dello spogliatoio. Quando univa il suo passato da calciatore al suo presente da allenatore diventava unico. A noi diceva: “Ragazzi, io voglio fare l’allenatore e voi dovete darmi una mano”. L’ho rivisto nell’aprile scorso a Bologna, prima di Bologna-Roma. Mi ha detto: “Ti devo ringraziare: se sono qui è anche merito tuo”».
Due promozioni, una Coppa Italia di C, una salvezza, ma soprattutto un bel gioco. Era l’Empoli di Spalletti.
«Sì, giocavamo bene, sempre con tre attaccanti».
Qual è stata la squadra più bella allenata da Spalletti?
«La prima Roma. Giocava un calcio entusiasmante».
Lei è stato allenatore degli Allievi dell’Empoli quando Sarri era alla prima squadra.Che differenze vede fra i due?
«Hanno un punto in comune: curano i dettagli come nessun altro. In tre anni, non ho perso un solo allenamento di Sarri anche perché mi portavo dietro le parole di Spalletti: “Se vuoi diventare allenatore, devi vivere 24 ore al giorno per il calcio”».
© RIPRODUZIONE RISERVATA