L'attaccante classe 2005 di proprietà dell'Inter giocherà anche nella prossima stagione in Serie B con il club ligure
Alla fine, nonostante il corteggiamento di diversi club di Serie A, Francesco Pio Esposito ha scelto di tornare allo Spezia. L'attaccante classe 2005 di proprietà dell'Inter ha raccontato ai canali ufficiali del club ligure i motivi della sua decisione e le aspettative per la nuova stagione: "Voglio raccontarvi un aneddoto curioso. Prima della partita contro il Venezia, il 10 maggio scorso, avevo detto al mio compagno Candelari le testuali parole: "Oggi segno, ci salviamo e l'anno prossimo torno di nuovo qui". È successo veramente, e appena ho saputo che c'era la possibilità di tornare mi sono tornate in mente tutte quelle emozioni che abbiamo provato quella sera e tutto questo ha fatto la differenza per la mia scelta: l'ho voluto fortemente".
"Gli aspetti che si sono rivelati decisivi sono stati la mia grande voglia di tornare qui a La Spezia per rivivere quelle emozioni che mi erano rimaste dentro. Sicuramente anche il mister è stato importante, dato che mi ha voluto fortemente. Sono cose che hanno fatto la differenza, ma io non ho avuto alcun dubbio. Credo che per un giocatore, quando deve scegliere la squadra in cui andare, sia davvero importante sentire la fiducia del proprio mister. È lui a fare le scelte e le valutazioni, e se ti vuole è un aspetto molto importante. Poi starà a me giocarmela al meglio, però sicuramente la fiducia che ho sentito è stata molto importante. Mister D'Angelo ha inciso tanto sulla mia scelta, questa estate mi ha chiamato più volte, ci siamo sentiti spesso durante la trattativa e questo sottolinea il bel rapporto che ho con lui, un uomo di poche parole, ma di grande sostanza. Non vedo l'ora di iniziare".
"Sarà un secondo anno di crescita: quest'anno non sono più il ragazzino che viene dalla Primavera, ho fatto 38 presenze in Serie B, e credo che questo farà la differenza. Mi sento molto più sicuro rispetto all'anno scorso. Mi sento un giocatore cresciuto, con un anno di esperienza in più. Sono cresciuto molto a livello fisico, di muscolatura, ma soprattutto a livello di abitudine al calcio dei grandi, che è molto più veloce e più fisico. Quest'anno credo che con l'esperienza dell'anno scorso si può fare molto meglio".
"Non sento pressione, però sono molto contento dell'accoglienza che ho avuto appena tornato. Ovviamente per il lavoro che faccio ci sono momenti anche di critica, ma questi ti aiutano a crescere: credo che sia molto importante rimanere con i piedi per terra e conservare una linea continua con la tua autostima, sia quando ti elogiano che quando ti criticano. Ho un bel rapporto con tutti i compagni di squadra, sono contento di ritrovarli".