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Ecco l’essenza del Contismo. “Inter, Antonio non ha paura di tagli dolorosi”

Getty Images

Il Corriere dello Sport analizza la mentalità del tecnico a livello tecnico e tattico: Conte non guarda in faccia a nessuno

Marco Astori

"La contraddizione fa parte dell’ontologia contiana". Inizia così il focus a livello tattico del cosiddetto "Contismo", la mentalità di Antonio Conte, da parte del Corriere dello Sport. Il quotidiano spiega il rapporto del tecnico con i giocatori, con i quali non ha alcun tipo di favoritismo o altro: "Ciò che oggi è verità verrà ribaltato domani. La sua coerenza emerge nel mettersi di traverso tra il mondo e la squadra. «Ho capito che il problema sono io, basta che non tocchino l’Inter» afferma prima del Napoli. Offre protezione, chiede abnegazione. Il contismo consiste nello spremere tutto quello che c’è dai calciatori. La sua forza è la gestione delle risorse umane, non ha paura di effettuare tagli dolorosi ma sa anche cambiare idea sulle sue decisioni.

Sanchez, Kolarov e Vidal li ha voluti lui, ma li ha utilizzati poco, il primo di più, gli altri spariti. In compenso Skriniar, Eriksen e Perisic, in un primo momento finiti nella blacklist, sono tornati centrali nella costruzione dell’Inter vincente. Lazaro dove sei? L’esterno austriaco, molto atteso nel 2019/20, è stato presto accantonato. Conte ha recuperato Candreva, per il suo primo anno interista, poi l’ha mollato alla Sampdoria. Il suo è un cammino di ricerca e sviluppo. Può durare poco, alla Juventus trovò la formula del successo dopo quattro mesi o di più: all’Inter ha impiegato un anno e mezzo. Una volta arrivato alla sintesi, però, è inarrestabile. L’opera è conclusa", si legge.

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