Esterni: la rinascita di Nagatomo e Jonathan. La storia di Mazzarri…

Uno dei dati più positivi dopo l’arrivo di Mazzarri, è stato sicuramente la trasformazione degli esterni. Sia Jonathan che Nagatomo, infatti, sino ad ora hanno sfoggiato prestazioni invidiabili da chiunque, se, a maggior ragione, paragonati a quelli della scorsa stagione.

I due fino ad oggi hanno all'attivo 3 reti a testa (il brasiliano ne ha firmate 2 in campionato, più l'autorete procurata di Moras, e una in Coppa Italia; il giapponese è a 3 in Serie A) e anche degli assist (1 per l'ex Cruzeiro, 2 per l'ex Cesena). In fase difensiva Jonathan ha sbagliato solo contro la Juve (ha perso Asamoah autore del cross decisivo per Vidal), mentre Yuto ha commesso qualche sbavatura in più.

Ma come mai questa trasformazione? Ovvio che il fattore Mazzarri ha inciso e non poco. Sin dal ritiro di Pinzolo, l’ex tecnico del Napoli ha insegnato loro gli inserimenti e i tempi delle giocate e adesso sono perfettamente inseriti nei meccanismi della squadra. Poi è stato fatto anche un lavoro psicologico. I due ora si sentono più sicuri perché in ogni situazione sanno quello che devono fare e il terrore di giocare a San Siro è sparito lasciando spazio a una grande consapevolezza nei propri mezzi. La storia di Mazzarri del resto insegna e molto. Jonathan e Nagatomo sono solo gli ultimi due dopo una lunga serie di esterni, che il tecnico è riuscito a valorizzare. Alla Reggina il giovane Mesto, nella Sampdoria di Mazzarri Maggio ha disputato la miglior stagione della sua carriera e nel 2007-08 ha realizzato 9 reti. Ma ll vero capolavoro però è la trasformazione di Zuniga che a Napoli era stato acquistato per fare il terzino destro nella difesa a 4 (era spesso fischiato dal San Paolo) e che con Mazzarri è diventato un esterno sinistro di livello europeo del 3-5-2 imparando anche i movimenti in fase difensiva.