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Eto’o a favore delle vittime di Boko Haram: “Si parla della guerra, non delle persone”

Eva A. Provenzano

Di lui si dice sempre tanto. Che è forte, che ha vinto tutto, che è un campione con qualche contraddizione di troppo. Ma Samuel Eto’o è anche generosità. L’ex attaccante dell’Inter ha chiesto assistenza per le persone in fuga...

Di lui si dice sempre tanto. Che è forte, che ha vinto tutto, che è un campione con qualche contraddizione di troppo. Ma Samuel Eto'o è anche generosità. L'ex attaccante dell'Inter ha chiesto assistenza per le persone in fuga dalla violenza del gruppo terroristico Boko Haram che spaventa le popolazioni di Nigeria e Camerun e ha invitato il mondo a non trascurare la crisi umanitaria che si vive in Africa. "Ci sono diversi tipi di crisi - ha spiegato il giocatore - e nessuno sembra occuparsi degli sfollati di Camerun, Ciad, Niger e Nigeria. Quando vedi che la gente nei campi profughi cresce da 6.000 a 50.000 persone in un anno ci si rende conto della gravità della situazione ", ha detto alla Reuters il camerunense. Eto'o ha lanciato lo scorso marzo la campagna di beneficenza 'FC Yellow Whistle Blower', un'iniziativa con la quale si cerca di dare cibo, acqua e medicine alle persone che vivono nei campi profughi di fortuna in Africa e che sono proprio in fugadal gruppo terroristico jihadista. La campagna ha già raccolto 70.000 euro: "Questa iniziativa serve a dare voce a chi non ce l'ha, si parla solo dei conflitti, ma non delle persone che soffrono ogni giorno a causa di essi".