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Manca poco meno di un mese all’inizio del Campionato Europeo in Francia, lo spauracchio attentati resta vivo e la tensione sale. Il premier Manuel Valls chiederà al Parlamento il prolungamento dello stato di emergenza almeno fino a fine luglio: «Visto il grado della minaccia, è nostro dovere assicurare la sicurezza dei cittadini. Anche se lo stato d’emergenza non può diventare permanente». Per il torneo le misure di sicurezza saranno rinforzate, saranno mantenuti i controlli e i poteri concessi alle autorità amministrative. Sul territorio sono stati dispiegati 10mila soldati, supportati da 6.600 agenti. È stretta la collaborazione con i servizi segreti. Preoccupano soprattutto le fan zone, che accoglieranno quotidianamente decine di migliaia di tifosi. Spesi 19 milioni di euro per garantire la sicurezza. Tra le più all'avanguardia c'è Nizza, che ha chiesto l’autorizzazione per sperimentare un sistema innovativo di riconoscimento facciale.
(figaro)
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