Ora, più che mai, per dare un senso al finale di stagione, l'Inter, deve sperare nelle disgrazie altrui per poter acciuffare l'ultimo posto che varrebbe la qualificazione alla prossima Europa League. Alla fine della giornata il Milan è «soltanto» tre lunghezze avanti. Ma soprattutto l’Inter dovrebbe badare a se stessa: non vince dal 12 marzo, il famoso 7-1 con l’Atalanta; nelle sei uscite successive ha perso quattro volte e pareggiato due. Il crollo porta con sé una scenografica tristezza: il disprezzo della curva e i fischi, ieri; prima l’imposizione del ritiro dopo l’indegno k.o. di Firenze, un comunicato duro con i giocatori e tenero con l’allenatore. Adesso, se servisse un’altra nota esplicativa da parte del club, basterebbe una riga: scusate, cercheremo di rifare tutto e meglio. Da tempo si dice, poi non succede.
FC Inter 1908
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Ora, più che mai, per dare un senso al finale di stagione, l'Inter, deve sperare nelle disgrazie altrui
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