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Le sconfitte di Fiorentina e Sampdoria hanno riacceso la speranza in casa Inter di riacciuffare l’Europa. Chiaro che quella di stasera a Udine è una sfida da non fallire se si vuole continuare la rincorsa. I doriani sono aventi 5 punti, i viola 4, in mezzo ci sono Genoa e Torino, insomma, una rincorsa piena di ostacoli e servirà una rimonta con i fiocchi cosa che a Mancini è già capitata, nella sua carriera,è riuscita per ben due volte.
Mancano sei giornate alla fine come quando dopo 42 anni Mancini riportò il City alla vittoria della Premier in Inghilterra. Annata 2011-’12, a 6 turni dalla fine il Manchester United ha 8 punti di vantaggio. Alla 33esima il distacco è di 5, alla 35esima il City rosicchia altri due punti perché lo United pareggia 4-4 contro l’Everton pur trovandosi in vantaggio 4-2 all’83°. L’aggancio avviene alla giornata-36: il City vince il derby. Nelle ultime due gare, sia Citizens (al 94’, gol di Aguero) che Red Devils vincono. Pari, ma il «titulo» è di Mancio per miglior differenza reti.
Nel suo curriculum però, il Mancio, ha fatto una rimonta anche da giocatore; annata ‘99-2000, il tecnico dell’Inter vestiva la maglia della Lazio nella stagione in cui (sul traguardo) la Juve s’impantanava a Perugia. Alla 26esima giornata, la Juve è avanti di 9. Via via vengono rosicchiati i punti anche in virtù di una vittoria dei biancocelesti in casa bianconera. Poi c’è un allungo-Juve alla 30esima (+5 a 4 turni dalla fine) mentre il solco comincia a colmarsi dalla 32a in poi allorché la Lazio batte il Venezia e i bianconeri perdono contro il Verona. Nell’ultima giornata, il celebre sorpasso: la Lazio batte la Reggina 3-0, la Juve perde al «Curi».
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