Eurosport: «Ecco perché l’Inter è ripartita. A Firenze…»

Contro il Sassuolo, oltre ai tre punti, si erano visti i primi segnali di risveglio, ma a Firenze l’Inter ha convinto nel gioco, nell’atteggiamento e mostrando nuovamente quella compattezza, caratteristica dei primi mesi di Mazzarri all'Inter. Innanzitutto è ricomparsa una condizione fisica di nuovo accettabile. Poi la difesa che è apparsa più sicura e coesa con l’attacco che ha riabbracciato un gol di Palacio che mancava addirittura dal derby di fine dicembre.

Palacio resta il perno imprescindibile dell’attacco, Walter Samuel si è riscoperto ancora una volta insostituibile a quasi 36 anni. Il muro argentino è una certezza tecnica e tattica, oltre che carismatica, capace di restituire sicurezze smarrite. Aspettando di ritrovare anche il miglior Handanovic, Mazzarri si gode il suo senatore e l'Inter è una squadra che, dunque, ora può di nuovo contare anche sui gol smarriti di Palacio.

Anche il centrocampo torna a macinare km. Guarin è rimasto a forza, ma si è rimesso a lavorare da professionista sin da subito riprendendosi in mano l'intera squadra con personalità e autorità. Un’arma in più, poi in estate si vedrà. Il colombiano, inoltre, ora non è più l’unico a poter, e dover, accendere la luce di una squadra completata dalla personalità e dalla fantasia di Hernanes. Il brasiliano sembra essersi già inserito nei meccanismi e concede imprevedibilità in attacco, ma anche quel palleggio necessario per far respirare la difesa nei momenti di apnea. Un metronomo vero e proprio in mezzo al campo; ad Appiano non se ne vedeva uno dai tempi di Sneijder.

I muscoli e il carisma di Samuel, i polmoni di Guarin accompagnati dalla fantasia di Hernanes, il tutto al servizio dal senso del gol di Palacio. Ecco come l’Inter è ripartita, probabilmente in ritardo per salire sul treno Champions League, ma in piena corsa per un posto in prima fila nella prossima Europa League.