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Eurosport: “Gnoukouri gemma da salvare. Può essere lui…”

Fabrizio Longo

Dopo aver vinto il premio di “miglior calciatore della settimana” della UEFA, e  collezionato complimenti prima dal Guardian e altre testate importanti, arrivano per Assane Gnoukouri imortanti elogi pure da Eurosport.com: “Non...

Dopo aver vinto il premio di "miglior calciatore della settimana" della UEFA, e  collezionato complimenti prima dal Guardian e altre testate importanti, arrivano per Assane Gnoukouri imortanti elogi pure da Eurosport.com:

"Non è stato un precampionato facile quello dell’Inter, ma tra le incertezze e gli esperimenti tattici più o meno riusciti, Mancini ha trovato un diamante. Un giocatore da valorizzare su cui costruire il futuro: Assane Gnoukouri. Può essere lui il vero "acquisto" della Beneamata agli albori della stagione 2015-2016.

Il paradosso, che emerge quando si dà un’occhiata alla giovane carriera del classe ’96, è che l’ivoriano è nato calcisticamente tardi. Niente Pulcini, niente Allievi e nessun tesseramento per la Federcalcio ivoriana

Nella Primavera dell’Inter, l’ivoriano ha fatto vedere le sue qualità fino al battesimo di fuoco: il derby contro il Milan, disputato con la personalità di un veterano. Sì, perché quello che sorprende di Gnoukouri è che, malgrado la scarsa esperienza, non patisce minimamente il grande palcoscenico. Ma il classe ’96 non è solo corsa: tecnicamente ha dimostrato di non avere molto da invidiare a tanti protagonisti della massima serie. Nell’amichevole contro l’Athletic Bilbao, non a caso l’unica prova convincente dei nerazzurri in un percorso estivo scivoloso, Gnoukouri è stato il faro della manovra con lampi di classe, lanci calibrati, cambi di gioco e aperture con il contagiri. Oro colato nel centrocampo dell’Inter, ora che se n’è andato anche Kovacic.

Il tecnico deve essere bravo a gestirlo e la società non deve caricarlo di responsabilità eccessive, errore troppe volte commesso in passato. Se Gnoukouri non verrà schiacciato da aspettative e pressioni, il suo talento potrà risollevare le sorti di un centrocampo rimasto orfano della qualità di Kovacic. La condizione, però, è che gli venga data fiducia. Assane, che compirà 19 anni il prossimo 28 settembre, la merita e con umiltà può imporsi facendo passare in secondo piano ogni chiacchiericcio su Felipe Melo."