Eva Gini, conduttrice e giornalista sportiva di Inter TV, ha risposto alle curiosità dei suoi follower in merito alla passione per l'Inter e al suo percorso lavorativo: "Per me l'Inter è adrenalina pura. Non sai mai cosa aspettarti, ti tiene sempre con il fiato sospeso ed è capace di tutto. Ti sorprende. E non ti annoia mai. Perché è simbolo di classe, eleganza e milanesità, ma è anche (di nome e di fatto) Internazionale. Quando ho sentito che sarei voluta diventare una giornalista sportiva? Quando ho capito che non sarei mai diventata una grande atleta. Ho fatto atletica leggera per anni, e nonostante i sacrifici, lavoro e impegno, i risultati che volevo non sono arrivati. Se non posso essere una campionessa, vorrà dire che racconterò i campioni. Il mio percorso? Ho fatto il liceo e poi laurea in Lettere Moderne. Ho sempre affiancato lo studio al lavoro a a 19/20 anni ho iniziato una collaborazione con Telelombardia. Inizialmente sono entrata all'Inter come stagista. Poi Mediaset e Gazzetta dello Sport prima di tornare all'Inter nel ruolo in cui mi vedete adesso. Lavorare nel mondo del calcio? Per quanto riguarda la mia esperienza, tengo a dire che sul lavoro non ho mai avito problemi. Mi sono sempre trovata bene in ogni redazione e ho sempre conosciuto persone di valore. Ovviamente non si può andare d'accordo con tutti, ma di solito i professionisti non perdono tempo ad offendersi ed intralciarti perché sono concentrati sulla loro carriera".
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Eva Gini: “Per me l’Inter è adrenalina pura. Il mio simbolo? Facchetti. Questa squadra…”
Ha raccontato la stagione pazzesca che ha portato l'Inter di Conte alla conquista dello scudetto e anche quest'anno è una presenza fissa negli studi di Inter TV.
L'Inter di sempre e quella di oggi
"Simbolo dell'Inter? Per me è Giacinto Facchetti. L'Inter di Inzaghi? La vedo bene. Con più imprevedibilità nel gioco, più soluzioni offensive e più esperienza", ha concluso Eva Gini.
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