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Tante variazioni per portare avanti tutti gli impegni ed essere all'altezza di tutti gli obiettivi. Simone Inzaghi è chiamato a scegliere di gara in gara la miglior formazione possibile. Adesso - fa notare La Gazzetta dello Sport - è diventata una gestione totale che si vede anche dentro le partite. "Il dovrà sbagliare il meno possibile. L’Inter si è evoluta, rispetto a un anno fa. È cresciuta, perché in fondo tutta la rosa è salita di livello, compresi quelli che già erano ad Appiano. La strada è tracciata, non si torna indietro", scrive la rosea.
Tra la formazione che ha affrontato la Stella Rossa in Champions e quella che affronterà sabato sera il Torino in campionato ci saranno almeno sei cambi dal primo minuto. Torneranno a giocare insieme dal primo minuto Lautaro e Thuram in attacco ma chi ha giocato al posto loro in CL ha segnato e fatto bene, Arnautovic e Taremi sono comunque riusciti a portare la squadra nerazzurra alla vittoria prima che entrasse, nel finale, e segnasse l'argentino. L'iraniano ha segnato su rigore, un rigore che gli ha lasciato proprio Lautaro dopo che lui gli aveva servito una palla bellissima per il 3-0. "Tra tutti, è questo probabilmente il grande merito di Inzaghi. L’Inter si sente attrezzata per gestire il doppio impegno senza paura. Inzaghi ha raccolto la sfida: vince la democrazia, si gioca meno ma si gioca tutti. Eppure la squadra resta riconoscibile, pur cambiando i protagonisti: mica male, come punto di partenza", conclude il giornale sportivo.
(Fonte: gazzetta.it)
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