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Ex Inter, l’Equipe su Balotelli: “E’ l’archetipo dell’italiano che ci piace detestare”

Il giornale francese ha scritto un articolo sull'attaccante dell'OM tra ironia e polemica: "Genio incompreso"

Eva A. Provenzano

"Mario Balotelli incarna l'archetipo dell'italiano che ci piace detestare, senza offesa per alcuni dei suoi connazionali". L'Equipe, giornale francese, ci va giù pesante con l'ex attaccante italiano e ne fa una questione di... patriottismo. Ma è un lungo articolo quello che dedica all'attaccante dell'OM e si parla addirittura di politica, di un'Italia governata da Salvini e dello slogan 'non ci sono neri italiani' o di Tajani, presidente del Parlamento Europeo e "vecchio amico di Berlusconi e nostalgico di Mussolini". E si parla di razzismo: "Quanti di questi tifosi hanno insultato Blaise Matuidi o Kalidou Koulibaly? Hanno scritto sui social network la scorsa estate che i campioni del mondo francesi, sono "scimmie con una palla" o "campioni del terzo mondo"? Quante banane sono state lanciate nella direzione dell'unico colore internazionale italiano, Mario Balotelli, e l'hanno chiamato "negro di merda"?. Prima l'Italia era un Paese di emigranti, poi è diventato un Paese di immigrati come lo è la famiglia da cui è nato Balotelli. Ambizioso come un medico, brillante come Da Vinci, e bello come Mastroianni, presto distrugge il suo talento con tutti i bambini del vicinato. Ai loro genitori non piace, soprattutto perché è l'unico nero sul campo".

E poi raccontano che da piccolo si rifiutava di giocare se non lo chiamavano Balotelli o Mario ma lo chiamavano con il suo cognome di origine. Si parla anche della mancata convocazione in Nazionale da parte di Mancini che lo ha lanciato ai tempi dell'Inter: "Segnò tre volte alla Juve e non aveva neanche 18 anni. Poi è andato con lui al City e quasi dà fuoco alla casa giocando con i fuochi d'artificio, gli dedicano un coro e con lui e Mancini il Manchester vince il titolo. E lo stesso articolo parla ancora di Super Mario che replica alle critiche, della Champions vinta a venti anni con il club nerazzurro e di tutti i consensi che ha comunque riscontrato in giro tra i vari club e sui social dove i suoi video matti sono 'notissimi'". E si legge ancora: "Balotelli entra nell'incomparabile lignaggio di geni incompresi. Con lui l'OM, ha trovato un campione di club d'Europa. Ci vorrà di più per raggiungere i suoi sogni d'infanzia. Ma il tempo sta per scadere. Balotelli è il cugino romano, napoletano o genovese che fa lo spettacolo. Il Michel Colucci, l'Aldo Macione, il Roberto Benigni che fa tremare l'assemblea. A Nizza poi a Marsiglia, Balotelli è pure l'italiano che amiamo. Chi firma gli autografi, si mette in mostra nella sua macchina da corsa rossa, flirta con le ragazze, posa senza maglietta su Instagram (300 000 visualizzazioni) e ai suoi compagni appena è arrivato a Nizza ha regalato diverse cose firmate Philippe Plein. Hanno detto classe. Sì, ma classe internazionale".

(Fonte: L'Equipe)

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