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Fabbian: “Barella un riferimento, mi ha dato consigli. Con Gnonto e Casadei…”
Giovanni Fabbian è uno dei protagonisti di queste prime giornate del campionato di Serie B: il centrocampista della Reggina, classe 2003 arrivato questa estate in prestito dall'Inter, ha già segnato 4 gol in 10 partite, imponendosi all'attenzione generale come uno dei giovani più interessanti del calcio italiano. Intervistato da Cronache di Spogliatoio, il gioiellino di scuola nerazzurra si racconta: "Una frase che mi rappresenta? "Il coraggio di volare". Quand'ero piccolo me lo ripeteva sempre. Mio nonno mi dice sempre che ho realizzato il suo sogno, diventare calciatore. Negli anni Cinquanta giocava libero ed era anche bravo, così Nereo Rocco cercò di portarlo a Padova- Purtroppo disse di no. Essendo l'unico maschio in una famiglia di sette sorelle doveva badare alla famiglia.
Anche mio padre è fissato con il calcio. Nonostante abbia più di cinquant'anni gioca nel campionato Over 50. Fa il mediano o il terzino, se la cava ancora. Il primo gol tra i professionisti? Impossibile spiegare un'emozione simile. Ho pensato a quando ho lasciato casa per andare all'Inter. Alle storie di mio nonno su Nereo Rocco. A mia sorella che vuole diventare giudice. A mio padre "malato" di calcio e anche a quella frase di mia madre".
"La prima volta che ho varcato i cancelli di Interello ero spaesato. Mi sono detto "beh, ora si fa sul serio". Siamo sempre stati una bella squadra tra l'altro, l'anno scorso abbiamo vinto il campionato Primavera. Lì ho costruito amicizie che durano ancora oggi. Con Gnonto siamo stati compagni di banco a scuola. Era il più piccolo, ma anche il più forte. Un altro con cui ho legato molto è Casadei. L'anno scorso abbiamo condiviso l'appartamento, e in ritiro eravamo in camera insieme. Sarebbe bello fare una bella rimpatriata tutti insieme, magari durante il Mondiale. Vorrei andarli a trovare".
"Il mio rapporto con Filippo Inzaghi? Sono nato l'anno in cui ha vinto la Champions con il Milan, il 2003. Mi sta dando fiducia, gli devo molto. Simone Inzaghi e l'Inter? Quando arrivi lì ti rendi conto che giocheresti ovunque. Se mi avessero detto di mettermi i guanti sarei andato in porta, è ovvio. Barella mi ha dato diversi consigli. Quando li vedi in tv non ti rendi conto, ma poi dici "sì, è realtà". Ho preso anche qualche randellata eh, ma quando capita stai in silenzio, ti rialzi e ricominci a correre. Sto leggendo la biografia di Ibra, Adrenalina. Lui è sempre stato un riferimento, come Barella o Kroos. Spesso guardo i loro video su YouTube. I miei sogni? Il primo è la Serie A, ma vado per gradi. Ora voglio far bene alla Reggina e dare tutto per questa piazza".
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