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Facchetti: “Inter, Oaktree entrato in punta di piedi. Teniamoci stretto Inzaghi”

Marco Astori Redattore 
Le parole del figlio di Giacinto: "Simone rappresenta la discontinuità: ha un modo di stemperare le tensioni e di far star bene i giocatori"

Intervenuto ai microfoni del Corriere della Sera, Gianfelice Facchetti ha parlato così dell'avvio di stagione dell'Inter: "È vero, ha ricominciato laddove aveva terminato, Anche con il Genoa, pur pareggiando, ha mostrato quella voglia e determinazione che rappresentano la cifra stilistica dell’Inter. Con buona pace di chi pensava che, dopo lo scudetto, i giocatori non sarebbero riusciti a esibire la stessa abnegazione, contro l’Atalanta la squadra ha disputato una gara altamente spettacolare.

Se guardiamo gli investimenti della Juventus sul mercato, risulta difficile non indicarla fra le principali concorrenti. Lo stesso discorso vale per il Napoli che con Conte alza il livello di competitività. In corsa c’è anche la Roma dopo che già nella stagione passata De Rossi aveva fornito alla squadra un’identità precisa. Il Milan? Davvero non so, ha avuto un inizio complicato.

Monza? Sarà un primo snodo importante della stagione. Va detto che pur dopo il cambio di proprietà emerge una grande compattezza fra dirigenti, tecnico, giocatori e ambiente. Una sensazione di unità che rafforza la squadra. All’Inter c’è una grande semplicità e chiarezza nella distribuzione dei compiti. Anche nel periodo di minor liquidità i dirigenti sono stati bravi a convincere giocatori forti a scegliere l’Inter, anche se sono parametri zero.

Oaktree? Il fondo è entrato in punta di piedi affidandosi a manager che già c’erano e stavano svolgendo un ottimo lavoro. Riflettevo su un fatto: nella storia ci siamo sempre affidati a tecnici che sembravano sergenti e ci spingevano in campo quasi con il motto “noi contro tutti”. Simone rappresenta la discontinuità: ha un modo di stemperare le tensioni e di far star bene i giocatori che lo rende simile ad Ancelotti. Teniamocelo stretto".