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Dalle colonne di Leggo, Gianfelice Facchetti analizza la sofferta vittoria dell'Inter contro il Torino. "Stadio di san Siro "Giuseppe Meazza", curva Nord e Samir Handanovic battono Torino 1 a 0. Questa la sintesi della sfida tra nerazzurri e granata di cui mi tengo il carattere, come affermato da Inzaghi nel post partita. E un pizzico di buona sorte. Possiamo dirlo a gran voce che il problema dell'Inter non era, non e' e non sara' il portiere. Per i piu' scettici, il numero 1 e' stato il migliore in campo con una serie di interventi decisivi nell'arco dei novanta minuti. Anche questo e' calcio, nessuno si stupisca, il portiere para".
"Domanda: come mai se il portiere del Milan risulta da settimane tra i migliori dei suoi, nessuno enfatizza la portata dei suoi interventi rispetto alla prestazione di squadra e invece da queste parti si punta il microscopio sulla saracinesca dei bauscia a ogni respiro? Ah, saperlo... San Siro ha accompagnato. Un modo chiaro di dire alla squadra che nessuno volesse svegliarsi l'indomani al bar col titolo sul giornale, E' CRISI INTER. Ecco, a quel punto la squadra fin li' timida e impaurita, ha sentito la spinta decisiva per provarci con la fatica di questi giorni. Assist di Barella e gol di Brozovic, baci e abbracci in campo e coi miei vicini di poltroncina. Niente da aggiungere, ne' proclami ne' altro, siamo vivi, con la soddisfazione di aver fatto cestinare qualche titolo sul nostro conto. Spiace".
(Leggo.it)
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