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Fattore determinante
—"C'è però una costante che potrebbe indurre Inzaghi a preoccuparsi: con Dimarco in campo, l'Inter spinge, crossa, crea svariate palle gol a partita. Insomma, indossa il vestito buono. Senza, fatica. E maledettamente, perché l'ultima conferma è arrivata dalla Bayarena non più tardi di ieri sera, dove la squadra non si è mai resa pericolosa arrivando addirittura a non calciare nemmeno una volta verso la porta di Kovar. Una mezza impresa, chiaramente in negativo, considerando che l'ultima volta in cui l'Inter non ha calciato verso lo specchio avversario risaliva praticamente a tre anni prima (Inter-Liverpool, 16 febbraio del 2022)".
Al top in Europa
—"Come Frimpong, Dimarco ha raggiunto l'Olimpo dei migliori esterni d'Europa: entrambi, insieme ad Hakimi e all'altro "terzino" del Bayer, Grimaldo, rientrano fra gli unici 4 difensori ad aver trovato più di 10 gol e fornito più di 10 assist nelle ultime 3 stagioni. Numeri che confermano quanto determinante sia "Dimash" per l'Inter.
[...] Da un punto di vista tattico rappresenta una variabile impazzita: è vero che ormai rappresenta un centrocampista aggiunto, ma in questa stagione ha persino "alzato" la zona di competenza, andando a calpestare le zolle della trequarti, proprio a ridosso dell'area avversaria. 2 gol e 3 assist tra Serie A e una Champions League giocata a singhiozzo. Sempre incisivo, spesso decisivo".
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