L'esterno sinistro nerazzurro sta dimostrando di essere un elemento imprescindibile per il gioco di Inzaghi
Ormai non è più una novità: Federico Dimarco sta dimostrando con i fatti di essere uno dei migliori esterni sinistri d'Europa, e il suo rendimento nelle ultime stagioni è costantemente cresciuto. Un giocatore diventato ormai un punto cardine dell'Inter, tanto che le prestazioni dei nerazzurri cambiano in base alla sua presenza o meno in campo.
Così scrive La Gazzetta dello Sport: "In questa stagione l'esterno nerazzurro sta confermando settimana dopo settimana di aver raggiunto un livello tecnico, fisico e psicologico a tutti gli effetti da top europeo, ma senza di lui la squadra di Simone Inzaghi appare ben diversa rispetto a quando "Dimash" imperversa di continuo sulla corsia mancina".
Fattore determinante
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"C'è però una costante che potrebbe indurre Inzaghi a preoccuparsi: con Dimarco in campo, l'Inter spinge, crossa, crea svariate palle gol a partita. Insomma, indossa il vestito buono. Senza, fatica. E maledettamente, perché l'ultima conferma è arrivata dalla Bayarena non più tardi di ieri sera, dove la squadra non si è mai resa pericolosa arrivando addirittura a non calciare nemmeno una volta verso la porta di Kovar. Una mezza impresa, chiaramente in negativo, considerando che l'ultima volta in cui l'Inter non ha calciato verso lo specchio avversario risaliva praticamente a tre anni prima (Inter-Liverpool, 16 febbraio del 2022)".
Al top in Europa
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"Come Frimpong, Dimarco ha raggiunto l'Olimpo dei migliori esterni d'Europa: entrambi, insieme ad Hakimi e all'altro "terzino" del Bayer, Grimaldo, rientrano fra gli unici 4 difensori ad aver trovato più di 10 gol e fornito più di 10 assist nelle ultime 3 stagioni. Numeri che confermano quanto determinante sia "Dimash" per l'Inter.