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Emilio Faroldi, prorettore del Politecnico di Milano ed esperto di infrastrutture sportive, ha parlato del progetto nuovo stadio San Siro di Inter e Milan a La Gazzetta dello Sport:
Architetto, per i club avere un nuovo impianto è necessario?
«Se ci si accontenta di un calcio minore ma comunque bellissimo, retorico e romantico, nulla toglie che tutto quello che c’è oggi può andare bene. Ma non è l’ambizione di Inter e Milan. Lasciare il Meazza per uno stadio moderno e futurista è quello che deve fare una città che guarda al futuro».
In che modo si può salvare il Meazza?
«Noi del Politecnico abbiamo sempre parlato di traccia di memoria e di non dimenticare la storia, e non di una duplicazione di stadi. Nel momento in cui è stata smarcata la demolizione di Wembley per me tutto è legittimo: il Meazza non ha un valore monumentale».
Quanto può essere importante il nuovo San Siro per la città?
«La nuova Milano, nella quale i nostri figli si rivedono e si rivedranno le generazioni future, deve essere di esempio. San Siro può avere un ruolo decisivo: sarà un’operazione molto positiva».
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