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A ParmaToday.it Eugenio Fascetti, primo tecnico in Serie A di Antonio Cassano ha parlato dell'imminente passaggio al Parma del barese: "Pensano di essere tutti degli scienziati ogni volta che si parla di Antonio tutti sanno e sentenziano". Ne è passato di tempo da quel '99, tra gol e cassanate, quella testa calda del "pibe de Bari" ne ha fatta di strada. E' cambiato, prima era un giovanotto, "gli interessava il pallone e aveva una passione per le due ruote, ma il calcio era nel suo dna. Lo avevo capito che in lui era racchiuso un talento da coltivare ed educare. Ora non lo conosco più - sorride - è diventato uomo. All'Inter hanno deciso di non puntare più su di lui, come era successo quando era un bambino, se accetterà Parma farà una buona scelta".
Cassano ha ricevuto tanto dal calcio, ma al pallone ha dato sempre meno rispetto a quanto potesse realmente dare. "Ha indubbiamente costruito una carriera piena di luci ed ombre, avrebbe potuto dare di più e magari affermarsi a livelli super, ma le sue bizze e il suo comportamento non sempre sono stati eccellenti. Il problema ora è sapere solo con che testa arriva. Si sa, Antonio è così, se non ti piace non lo compri".
Ma al Parma piace ed è per questo che hanno deciso di investire su di lui. "Gran colpo. Dietro una punta Cassano può fare quello che vuole. Se poi lo metti a rincorrere un avversario beh, non è la cosa che gli riesce meglio. Intanto dico che il mio rapporto con lui è stato sempre ottimo, devi saperlo prendere, come tutti, Cassano è un talento e su questo non si discute".
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