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"Lo trovavo in sede, veniva al campo, di fatto era un factotum. Per me era una persona fidata, ma soprattutto un gran bravo ragazzo. Si capiva che avrebbe fatto carriera, sapeva stare al mondo. Ci avrei giurato che sarebbe arrivato lontanissimo. Magari non fino al diventare il presidente dell’Inter, ma un percorso importante, di grande responsabilità, quello assolutamente sì. Sapeva muoversi, capiva, parlava poco, cresceva bene, tanto che era diventato il braccio destro del presidente".
(Fonte: Tuttosport)
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