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Fassone: “ET? Nell’Inter 400 mln! EL? Grave per il brand non per le casse. Il FPF…”

Riccardo Fusato

Ha parlato anche del suo Presidente e di Inter in generale, il dg Fassone, intervistato da Tuttosport: “Com’è lavorare con Thohir? Noi italiani siamo abituati al contatto fisico e a volte c’è bisogno di guardarsi negli occhi...

Ha parlato anche del suo Presidente e di Inter in generale, il dg Fassone, intervistato da Tuttosport:

"Com'è lavorare con Thohir? Noi italiani siamo abituati al contatto fisico e a volte c'è bisogno di guardarsi negli occhi quando si parla, ma Thohir ha un modo di gestire la società che hanno i proprietari internazionali: vuole dare responsabilità al proprio management e in cambio chiede attenzione e rigorosità. Comunque da quando è proprietario del club è venuto a Milano una decina di volte ed è sempre una full immersion di lavoro.

La gente si aspettava un Abramovich? Faccio un calcolo semplicistico, ma che fa ben capire la situazione. Se mettiamo insieme l'aumento di capitale quando ha acquisito la società, altre tranche versate nei mesi successivi e il rifinanziamento che è stato costretto a fare un anno fa per gli obblighi verso Moratti e le banche, Thohir, tramite le sue finanze e non solo, ha immesso nell'Inter quasi 400 milioni. E' un imprenditore solido, ha fatto un investimento economico e vuole che quello ritorni.

Senza Europa League cosa cambierebbe? A livello economico sarebbe una perdita non molto grave, perché i ricavi che porterebbe la partecipazione alla coppa, sarebbero coperti dai milioni che riceveremo dalle varie amichevoli estive. Il danno è all'immagine del club nel mondo, perché per l'Inter sarebbe la seconda volta negli ultimi tre anni fuori dall'Europa. La visibilità paga e rimanere esclusi rallenterebbe la crescita del brand. Ci auguriamo che nelle ultime dieci partite, oltre al bel gioco già visto, arrivino i risultati.

Ci aspettavamo qualcosa di meglio con Mancini? Roberto, come tutti noi, non si aspettava queste difficoltà ha però voluto intraprendere una strada, ha imposto un sistema nuovo pensando al futuro e sapevamo tutti che avrebbe comportato dei rischi: se avessimo fatto scelte più opportunistiche forse avremo qualche punto in più.

Come procede la trattativa sul fair play finanziario? Auspichiamo ci sia un accordo equo, anche se va detto che l'Inter, dal 2010 in poi, non è stata proprio coerente con i parametri. Detto questo, però, stiamo lavorando sodo per mettere a posto i conti e quest'anno, fatto abbastanza storico per l'Inter e per le società italiane, i costi saranno più bassi dei ricavi e avremo un margine operativo positivo"