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Intervistato da BergamoPost.it, lo storico osservatore dell'Atalanta Mino Favini ha parlato di quale sia il giocatore da lui scoperto con più talento in gioventù:
"Sicuramente Domenico Morfeo. Dava del tu al pallone con disarmante naturalezza. Ma il talento devi coltivarlo giorno per giorno, con il sacrificio, il lavoro, l’allenamento, gli esercizi eseguiti una, dieci, cinquanta volte".
PIRLO -"Il derby l'abbiamo perso, quel ragazzino era Pirlo, era già eccezionale a quindici anni. E, purtroppo, era tesserato per il Brescia".
PRANDELLI - "Lui è come un figlio. Sin da quando ha cominciato nel settore giovanile, ha avuto fame di imparare, di studiare, di apprendere. Nel 2012, il giorno della finale europea di Kiev con la Spagna, ha voluto che lo raggiungessi in Ucraina. Queste sono cose che non si dimenticano. Al mondale in Brasile non ha avuto fortuna. Ora è all’Al-Nasr Dubai: a Cesare auguro ogni rivincita. Secondo me, ha raccolto meno di quanto meritasse".
TALENTI - "Un altro tecnico che ha lavorato per nove anni in un vivaio, adesso fa sfracelli: è Gasperini. L’ho incontrato un mese fa: è stato molto gentile con me e molto bravo con i miei Caldara, Conti, Kessie, Gagliardini. L’Atalanta è in una botte di ferro con Gasperini. E con Percassi".
TROPPI STRANIERI IN SERIE A - "È la realtà. Ma lo sai che, a volte, seguo il calcio in tv e faccio fatica a capire chi siano alcuni giocatori? Ci sono squadre in campo undici stranieri. Capisco le difficoltà del ct, però, ai Mondiali dobbiamo andarci. I contraccolpi di un’eventuale eliminazione sarebbero pesantissimi per tutto il nostro calcio".
BALOTELLI - "Balotelli ha soltanto 27 anni. Recuperare il tempo perduto dipende da lui. Solo e soltanto da lui. Ma deve sbrigarsi".
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