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FCIN1908 ad Amalfi, convegno ‘Calcio e Giustizia’. Tosel spiega la discriminazione e…

Va in scena ad Amalfi, in queste serata di giugno, la terza edizione di Football Leader. FCINTER1908.it è presente all’evento con i suoi inviati, lì ad accogliere chi sarà premiato (fra gli altri, Ausilio, Eto’o e Mihajlovic). Intanto, la...

Dario Di Noi

Va in scena ad Amalfi, in queste serata di giugno, la terza edizione di Football Leader. FCINTER1908.it è presente all’evento con i suoi inviati, lì ad accogliere chi sarà premiato (fra gli altri, Ausilio, Eto’o e Mihajlovic). Intanto, la manifestazione si è aperta con  un convegno dell’AIAC (Associazione Italiana Allenatori Calcio) dal tema “Calcio e Giustizia sportiva” con la partecipazione di Renzo Ulivieri (presidente AIAC), del giudice sportivo Gianpaolo Tosel e di Pierpaolo Marino.

Ecco alcune delle loro parole. In apertura, Tosel ha spiegato l’articolo 35, quello relativo alla “prova tv”, facendo un po’ di chiarezza sul regolamento: “Nel primo comma si specifica che costituiscono fonti di prova il referto degli arbitri e dei procuratori federali. Tutto quello che l’arbitro può aver visto in tv o letto sui giornali è del tutto irrilevante. L’attività di giudice sportivo è più che altro notarile che giurisdizionale. Il tariffario è ormai noto a tutti: 3 giornate per condotta violenta, 2 per ingiurie. Soltanto nella prova tv il giudice sportivo interviene e giudica quegli episodi che sfuggono agli arbitri. La condotta violenta rilevante ai fini della prova tv è quella caratterizzata da intenzionalità e potenzialità lesiva. Qualora ci siano questi presupposti, entro le 16 del giorno feriale successivo la procura federale può segnalare un episodio al giudice sportivo”

Successivamente, Tosel si è spostato sul tema della “responsabilità oggettiva”: “Questo concetto ha da sempre accompagnato la storia del calcio. La responsabilità oggettiva delle società nasce dagli episodi di violenza negli stadi  che rendevano impossibile l’identificazione dell’imbecille di turno. Adesso si è allargato, anche e soprattutto nell’ambito dell’illecito sportivo”

Per chiudere, il giudice sportivo ha trattato un tema che ha colpito e non poco (nella passata stagione) l’Inter e alcuni suoi tifosi, “costretti” alla squalifica in varie occasioni, una su tutte l’addio di capitan Zanetti. Queste le sue parole, raccolte da FCINTER1908.it: “Per quanto concerne il tema della discriminazione territoriale, prima bastava il coro di 50 deficienti per far chiudere lo stadio, adesso contano anche altri fattori, tra cui la rilevanza. Non abbiamo più a che fare con razzismo legato al colore della pelle, ma anche di discriminazione territoriale. I casi nell’ultimo periodo sono obiettivamente diminuiti”