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FCIN1908 – City-Inter, Rodri: “Sarà come sbattere contro un muro. Il loro fulcro…”

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Le parole del centrocampista del City raccolte dall'inviato di Fcinter1908.it a Manchester alla vigilia del match con l'Inter
Daniele Vitiello Redattore/inviato 

Non solo Pep Guardiola in conferenza stampa quest'oggi. Il Manchester City schiera davanti ai microfoni anche Rodri alla vigilia del match con l'Inter. Scelta non casuale, considerando che lo spagnolo, in odore di Pallone d'Oro, decise la finale di Istanbul di un anno fa proprio contro i nerazzurri. Qui le sue parole, raccolte dall'inviato di Fcinter1908.it nel centro sportivo del City.

Che pensi della nomination per il Pallone d'Oro?

"Sono molto contento di ciò che ho vinto con City e nazionale. E' un sogno, conseguenza del lavoro e nostra mentalità. I premi individuali sono conseguenza del lavoro che abbiamo fatto finora. Sarebbe un sogno per me, non pensavo mai di poter arrivare a questo livello. Sono un centrocampista, non un cannoniere, di solito chi vince è un attaccante. Vuol dire che il calcio può essere bello da tanti punti di vista. Sappiamo come funziona il calcio".


Dovete giocare tante partite quest'anno. Il numero ottimale quale sarebbe?

"Un numero preciso non lo so. 60-70 comunque no, sono troppe. Tra 40 e 50 si potrebbero giocare a un buon livello, altrimenti cala inevitabilmente il livello. Chissà quante ne giocheremo quest'anno. Secondo me sono troppe, qualcuno deve prendersi cura di noi che siamo i protagonisti del business. Non bisogna pensare solo al denaro e al marketing, c'è anche la qualità dello spettacolo da tenere in considerazione. Se i tifosi vogliono vedere un miglior livello di calcio bisogna anche riposare un po'".

Come valuti la forza mentale del City in questo momento?

"Sono campionati lunghi, molte competizioni. Si riposa poco, bisogna essere forti anche mentalmente. Noi siamo entrati subito nel percorso nella maniera corretta. Essere ben preparati fisicamente è la chiave, così come la salute mentale".

Pep ha detto di aver riguardato ieri la gara di Istanbul. Tu quante volte l'hai riguardata?

"Interamente forse solo un paio di volte, ma migliaia di volte ho visto clip e spezzoni. Loro non sono cambiati più di tanto, è stato bello comunque vederla ieri insieme per prepararla. Dobbiamo andare avanti anche noi, iniziare bene la nuova Champions League".

Hai detto che qualcuno deve occuparsi di voi. Si arriverà al punto che i giocatori diranno basta e si rifiuteranno di giocare così tanto?

"Siamo quasi arrivati a quel punto. Tutti i giocatori direbbero la stessa cosa, siamo tutti d'accordo. Se si continua così arriverà il momento, lo credo. Ci preoccupa questa cosa, soffriamo noi in fin dei conti".

Ti è stato offerto il rinnovo: in che direzione andrà il tuo futuro?

"Ho ancora tre anni al City, non penso ad altre squadre. Penso a rispettare l'attuale contratto, non ho altro da dire".

Parlate anche in maniera privata del calendario? 

"Nella mia squadra e nella mia nazionale ci sta preoccupando questo tema. Ovviamente non tutti giocano 60 partite, ma la pensiamo tutti nella stessa maniera. Ci preoccupa".

Calhanoglu si è messo al primo posto tra i registi al mondo. Qual è la tua classifica?

"È la sua opinione e la rispetto, non sono qui per giudicare altri giocatori. Per quello ci siete voi che lo fate di professione. Io voglio essere il meglio, mi alleno e gioco per questo, ma non mi metto a fare classifiche".

C'è un aspetto dell'Inter o un giocatore che vi preoccupa più di altro?

"Abbiamo guardato la partita, ma non c'era bisogno di vederla per capire come giocano. Li ho visti spesso. Ci sono diverse stelle come Lautaro, giocatori importanti a centrocampo come Barella e Calhanoglu. Sono un'ottima squadra, non credo abbiano una sola stella. Il fulcro è il gioco di squadra.  Sarà come sbatterci contro un muro, sappiamo cosa vuol dire affrontare una squadra italiana".

Il centrocampo dell'Inter ha qualcosa in particolare che ti piace?

"Sono gli stessi giocatori che giocano insieme da qualche anno, ad eccezione di Brozovic. Li conosco bene, so come giocano e con quanta qualità difendono e attaccano. Dobbiamo capire che loro controllano un po' il gioco e le partite e passano molto bene da una fase all'altra. Sarà una bella battaglia domani".

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