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In queste ore il calcio, come tutto il paese, è consapevole di attraversare una nuova e delicata fase della pandemia. I numeri generali crescono e a riprova di questo ci sono anche i numerosi casi di calciatori della serie A risultati positivi al Covid. Il calcio professionistico difficilmente si fermerà un'altra volta, quello giovanile invece sta subendo le prime frenate. In Lombardia, per esempio, l'attività sportiva extra scolastica è stata momentaneamente interrotta da un nuovo decreto sul territorio. Questo nella speranza che tra qualche settimana i numeri permettano una ripresa - più o meno parziale - degli sport e delle attività. Anche le scuole calcio nerazzurre si sono fermate e hanno già provveduto a comunicare che "tutte le attività della Scuola Calcio Inter relative a gare e allenamenti sul territorio lombardo sono sospese da oggi 17 ottobre fino a diversa comunicazione". Sospeso quindi il calcio dei più piccoli anche e soprattutto per evitare una chiusura delle scuole, ritenute fondamentali.
Chi non si può invece fermare è la Primavera. I ragazzi U19 sono inevitabilmente risucchiati nella spirale del calcio dei grandi e stanno svolgendo un ruolo di supporto alle prime squadre. Per questo motivo numerose gare sono state già rinviate (per esempio Inter-Genoa) nell'ottica di rimanere a disposizione delle prime squadre, alle prese con i casi positivi e quindi con improvvise e importanti indisponibilità. Un modo per portare avanti anche il campionato, e non soltanto gli allenamenti, si dovrà trovare e ci si sta lavorando. Intanto i ragazzi della Primavera sono stati in qualche modo promossi al calcio dei grandi. Chissà che non nascano anche scoperte interessanti in un momento difficile in cui si cerca in tutti i modi di far sopravvivere la normalità. Anche nel calcio.
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