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E’ un uomo tosto, un picchiatore, come lo definiscono in tanti e come si definisce lui stesso. Ma di fronte a certe tragedie anche i cattivi hanno la loro buona dose di tristezza con cui fare i conti. Felipe Melo la sua prima partita con il Palmeiras, ma non si ricorda molto come è andata. Titolare nella gara amichevole con la Chapecoense - la squadra brasiliana che ha perso di recente i suoi giocatori e non solo in un incidente aereo in Colombia - il giocatore ha fatto fatica a concentrarsi sulla gara e ha parlato dopo di tanta, tanta emozione. “Non mi ricordo della mia prestazione. In certi momenti della partita mi sono ritrovato a piangere. Non era una questione di tecnica o di fisico. Si stavano ricordando dei guerrieri. Quando poi ho visto due bimbi piangere sul maxischermo la mia concentrazione non c’era più e non c’è nessuna tecnica. Sono un padre, sono un marito e ho imparato ad apprezzare la vita e un ti amo. Si dà valore alle cose piccole. Psicologicamente ero distrutto e penso anche i miei compagni. E’ una nuova partenza per la Chapecoense, è un club che rinasce e facciamo il tifo per loro per un buon campionato”, ha concluso.
(Fonte: Sports Interactive – Lance.com)
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