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L'edizione odierna di TuttoSport evidenzia l'importanza di Felipe Melo per il gruppo nerazzurro: il centrocampista brasiliano sta giocando poco, ma in allenamento è sempre pronto a farsi sentire:
"Dopo il black out dei minuti finali con la Lazio, nell’ultima partita prima di Natale, non è stato più lui. Felipe Melo avrebbe dovuto essere il trascinatore dell’Inter sul campo. Voluto fortemente da Mancini, il brasiliano aveva il compito di far cambiare marcia caratterialmente alla squadra. Ma non è stato così. Emblematica, dopo il tracollo con i biancocelesti, la domenica del Bentegodi contro il Verona a inizio febbraio quando l’allenatore lo aveva riproposto titolare, sostituendolo però nell’intervallo per evitargli un’altra espulsione. Ma, nonostante questo brusco cambio di scena rispetto alle positive partite di inizio stagione, Felipe Melo ha continuato a svolgere il suo ruolo fuori dal terreno di gioco. Non è più il perno del centrocampo, ma resta uno dei leader del gruppo. Basta osservare un allenamento per rendersene conto".
"L’ex Juventus e Fiorentina non tace un secondo, è sempre pronto a scherzare e rimbrottare simpaticamente i compagni. Non molla mai neanche durante i torelli che precedono le partitele sui campi della Pinetina. Divertente ieri un siparietto con Nagatomo: “Guarda che i giapponesi non possono dire le bugie”, ha detto al terzino nipponico che, per non finire in mezzo, assicurava di aver effettuato il passaggio senza far toccare il pallone a un compagno".
"Ma la principale vittima del martellamento di Melo è il connazionale Telles, l’altro ex Galatasaray arrivato all’Inter in estate. Il centrocampista non lo lascia in pace un secondo. E l’attività di animatore del numero 88 prosegue anche lontano dalla Pinetina. É sempre lui a tenere alto l’umore del gruppo durante le trasferte".
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