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Vittorio Feltri, nel suo editoriale per Tuttosport, ha commentato così il successo dell'Atalanta contro l'Inter: "Nel calcio succedono cose strane e a volte misteriose. L’Inter per esempio, dopo aver vinto in campionato sette partite consecutive, domenica è andata baldanzosamente a Bergamo per affrontare l’Atalanta, in ripresa, ma protagonista di un inizio da suicidio, e ne ha pigliati quattro. A uno, su un rigore pressoché omaggiato dalla ditta arbitrale. Però questo sarebbe poco. Il problema è che i nerazzurri ambrosiani, se non avessero avuto in porta un autentico fenomeno quale Handanovic, avrebbero di sicuro incassato il doppio dei gol, e sarebbe stata una storica tragedia.
L’Atalanta in confronto all’Inter sembrava una squadra di marziani piovuti dal cielo per umiliare e ridicolizzare gli avversari. Non ho capito cosa sia accaduto nella testa vuota e nelle gambe flaccide degli interisti, mentre ho imparato a non sottovalutare le magie di Gasperini, un tipo morbido e sorridente che compie miracoli con una facilità che a me è consentita soltanto allorché mi accendo una sigaretta.
I suoi uomini, tra cui varie riserve, giacché i titolari erano impediti, correvano il doppio dei rivali spompati e smarriti. I quali, sotto di una rete, sono riusciti a pareggiare grazie alla concessione generosa di un penalty, e in seguito non hanno più visto il pallone se non in fondo alla propria porta. Uno spettacolo imprevisto e duraturo, cessato solo al termine della partita. Inspiegabile, tuttavia anche divertente per chi, come me, è abituato a soffrire ogni volta che gli orobici scendono in campo.
Costoro oggi contano in classifica la bellezza di 18 punti, quando alcune settimane fa ne avevano racimolati solamente sei. Negli ultimi quattro incontri, 12 punti. E pensare che qualche idiota aveva previsto l’esonero dell’allenatore essendosi dimenticato precocemente delle imprese degli anni scorsi compiute dal vecchio e abilissimo Gasp. Il quale, tra l’altro, è stato privato in poco tempo di giocatori quali Gagliardini, Grassi, Spinazzola, Conti, Kessié e Caldara, per citare i più forti.
Ciononostante il trainer scelto dal presidente fenomeno Antonio Percassi non è mai stato messo in discussione, anzi la società, durante la crisi, gli ha allungato il contratto consapevole di avere in organico una gallina - senza offesa per gli animali da cortile - dalle uova d’oro. Non conosco personalmente Gasperini, ma ugualmente e volentieri gli do una leccata perché la merita. L’Atalanta di domenica scorsa mi ha fatto godere più di tutte le fidanzate che ho avuto in oltre mezzo secolo. Per Spalletti un po’ mi dispiace, ma giusto un po’."
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