FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale

ultimora

Ferrante: “Belotti all’Inter? Milano non è Torino. Dovrebbe ripartire da zero”

Ferrante: “Belotti all’Inter? Milano non è Torino. Dovrebbe ripartire da zero”

L'ex attaccante granata, in passato anche per sei mesi in nerazzurro, ha parlato del futuro del capitano del Toro

Fabio Alampi

Marco Ferrante, ex attaccante del Torino con una breve parentesi all'Inter, in un'intervista concessa a Tuttosport ha parlato del futuro di Andrea Belotti, capitano granata accostato proprio ai nerazzurri: "Belotti è un giocatore imprescindibile, ma nessuno deve convincerlo a restare. Deve partire dalla sua testa, io penso possa rimanere: può superare sia me che Pulici in termini di gol e glielo auguro di cuore, non gli manca nulla. Ma ovviamente ci sono sirene che lo possono portare altrove. Se vuole rimanere deve farlo con la testa giusta, perché lui è il leader del gruppo ed è diventato il simbolo della Torino granata. Juric ovviamente spera che il Gallo possa restare: iniziare la stagione con lui in attacco significa avere già una base forte".

Con una proposta di rinnovo così ricca, come quella offerta dal Toro a Belotti (un milione alla firma del rinnovo di un contratto quadriennale da 3,3 milioni netti a stagione, ndr), cosa avrebbe fatto Marco Ferrante?

"Ero a un anno dalla scadenza col Toro, mi chiamò lo Shanghai in Cina, proponendomi un quadriennale a cifre altissime. Non me la sentii di accettare. Per me stesso e per la mia famiglia, ma anche perché per me la Maratona era la Maratona. Ovviamente a Belotti non mancano le opportunità per andare altrove, ma non sa quello che trova da altre parti. Cairo ha fatto uno sforzo importante, va riconosciuto. E io non riesco ad immaginare Andrea lontano da Torino".

Nemmeno nella sua vecchia Inter, in caso di partenza di Romelu Lukaku verso il Chelsea?

"Io lì ci sono stato: nel 2001 i nerazzurri scelsero me e non Romario perché l'anno prima feci una valanga di gol in Serie A, conoscevo meglio il calcio italiano. Ero pronto, ma Milano non è Torino. E anche altre grandi squadre sono così: si vuole tutto e subito. Belotti deve essere consapevole di questo rischio: lui al Toro è un leader e conosce pregi e difetti di tutti, sa come muoversi. Da altre parti, anche in una big, dovrebbe iniziare tutto da capo. È un bivio fondamentale della sua carriera".

tutte le notizie di