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Ferrara: “Juve squadra bloccata e intimorita. Cassano? Ci ho pensato e poi…”

Andrea Della Sala

Del momento della Juventus in crisi e dell'ottimo calcio che sta giocando il Napoli ha parlato l'ex calciatore e tecnico Ciro Ferrara

Del momento della Juventus in crisi e dell'ottimo calcio che sta giocando il Napoli ha parlato l'ex calciatore e tecnico Ciro Ferrara a La Repubblica:

Cosa rimane a questa Juventus?

«Tanti problemi. Il terrore di fallire, alcune scelte sbagliate, una condizione fisica un po’ così e una realtà che prima o poi tocca a tutti: i cicli finiscono. Più stavi in alto, più fai fatica a risalire».

Il derby è sempre un momento indecifrabile. Mai quanto questa squadra, però.

«Allegri dice che non è un ritiro punitivo ma tutti i ritiri lo sono, altrimenti che ci vai a fare? Se i giocatori hanno davvero chiesto di ridurlo di una notte, hanno sbagliato. Il Toro è sempre una grana. Per il campionato la vedo dura, ancora peggio in Champions, ovviamente, e penso che alla fine pagherà l’allenatore perché è l’unico che si può mandare via. A Max non lo auguro, è un amico, però se leggi la classifica e vedi dov’è la Juventus, dici: no! Pure lo stadio è mezzo vuoto».

Andrea Agnelli ha spiegato che la Juve non esonera.

«Allora mi sa che sono stato l’ultimo, ed eravamo quinti e ancora nelle Coppe. Chi prese il mio posto arrivò settimo, e pure quello dell’anno dopo è arrivato settimo. Vabbuò».

Il ciclo forse è finito. E la qualità?

«Un discorso più ampio che non riguarda solo i bianconeri. Oggi in Italia può venire Di Maria, non certo Haaland. Grande, Di Maria, ma anche lui in fase discendente. La Juve è una squadra bloccata, intimorita, con qualche giocatore non all’altezza. Ma Andrea è stato coraggioso a dire quelle cose, ha dato un’indicazione».

Invece, Ciro, il suo Napoli...

«Che squadra bellissima! Nessuno può nominare quella cosa (si tocca il petto, n.d.r. )e non sarò certo io a farlo, però ho sensazioni positive. Si è alzato un vento nuovo. Nessuno avrebbe immaginato un avvio simile dopo le partenze di Koulibaly, Mertens, Insigne, Ospina e Fabian, invece il Napoli dimostra che le idee possonovalere più degli investimenti e dei capitali. Quel georgiano incredibile non lo conosceva nessuno. Oggi il Napoli è semplicemente la migliore squadra d’Europa».

Lei ne ha appena difeso la memoria, rispondendo a Cassano.

«Ci ho pensato molto, ma lui aveva offeso i miei compagni e Diego. Ho risposto solo per rispetto nei loro confronti».