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Ferrari: “Kondo? Giudizi sviati dal prezzo. Inter da scudetto. Il ritorno di Mourinho…”

Alessandro De Felice

Fabrizio Ferrari, agente attivo soprattutto nel mercato francese, ha parlato a TuttomercatoInter delle difficoltà di Geoffrey Kondogbia e dell’inizio di stagione dell’Inter. La prima domanda che vorrei farle riguarda l’opinione che...

Fabrizio Ferrari, agente attivo soprattutto nel mercato francese, ha parlato a TuttomercatoInter delle difficoltà di Geoffrey Kondogbia e dell'inizio di stagione dell'Inter.

La prima domanda che vorrei farle riguarda l’opinione che si è fatto su quanto mostrato dal campionato fino ad ora e se, rispetto a quanto ha avuto modo di vedere, le favorite attualmente siano davvero Inter e Roma.

“Secondo me dalla lotta tra le favorite non si può togliere il Napoli che ha dei grandi giocatori ed è riuscita a ritrovarsi con un grande allenatore quindi, non si può assolutamente prescindere dal Napoli. Inter e Roma sono assolutamente da considerarsi candidate, la Roma è “nell’ora o mai più”, l’Inter dal suo canto ha fatto una squadra importante”.

In quanto noto esperto di calcio francese, lei conosce benissimo Geoffrey Kondogbia sin dai suoi esordi, motivo per cui, mi piacerebbe conoscere la sua opinione in merito alle difficoltà di adattamento mostrate dal ragazzo e a quello che effettivamente è il suo potenziale tecnico e tattico.

“Kondogbia è un investimento importantissimo dell’Inter e sicuramente questo ha sviato un po’ tutti nelle valutazioni sul giocatore. Chiaramente, quando un giocatore viene pagato così tanto ci si aspetta un giocatore iper determinante, mentre, Kondogbia  è un ottimo centrocampista che sta modificando il suo modo di giocare per adattarsi ad un modulo un po’ diverso da quello in cui era abituato a giocare.Da quanto mi pare Mancini potrebbe passare ad un 4- 2- 3- 1, che è più una situazione tattica congeniale alle caratteristiche del talento francese, e che di fatto, è il modulo con cui giocava al Monaco con Toulalan e nella Francia con Imbula.Kondogbia è sì un po’ in difficoltà, ma non si può di certo dire che è un cattivo giocatore, è chiaro che ogni giudizio che si va a dare sul ragazzo viene sviato dal prezzo, ma sulle doti tecniche del francese non ci sono dubbi.Sui giudizi che si danno su di lui credo che siano fuorvianti il prezzo ed il fatto che nell’immaginario di molti sia andato a ‘sostituire’ Toure.Io credo che Mancini  saprà sfruttare le caratteristiche del ragazzo; Roberto è un allenatore talmente importante e con una esperienza tale che non sbaglierà nella gestione del francese. Sono sicuro che gli troverà la collocazione perfetta e che stia già provando degli adattamenti per farlo rendere al massimo”.

Un altro giocatore proveniente dal calcio francese che sembrerebbe però essersi adattato magnificamente, divenendo un pilastro della Roma è Digne. Come mai contrariamente a Kondogbia il francese della Roma non ha avuto difficoltà di adattamento?

“Le due situazioni sono sostanzialmente differenti, Digne è un terzino sinistro e fa il terzino sinistro, inoltre gioca con un allenatore che lo conosce benissimo poiché lo ha avuto al Lille. Inoltre bisogna considerare che Digne parla la stessa lingua di Garcia, si conoscono benissimo e Garcia sapeva bene cosa voleva da lui. Anzi, il ragazzo è stato preso dal PSG proprio per questo, per rispondere ad un profilo specifico”.

L’Inter di Mancini nonostante abbia trovato un ottimo filotto iniziale sembrerebbe stentare a trovare un gioco convincente. Ora che anche lo Special One avrebbe aperto alla possibilità di un ritorno, crede che possa esserci una concreta chance di rivedere Mourinho sulla panchina nerazzurra?

“La suggestione di un ritorno all’Inter credo sia figlia del momento. Mourinho è un personaggio stratosferisco per l’Inter ed ogni tipo di suggestione è sempre interessante e divertente da leggere e scrivere ma, sinceramente non credo possa essere una pista concreta per ora”.

Qualora Mourinho dovesse lasciare il Chelsea, o per suo volere o per quello societario, una meta sicuramente accreditata, anche per voci passate, potrebbe essere il PSG con un Blanc che di fatto, non è mai sembrato realmente saldo sulla panchina. Secondo lei questo scenario sarebbe praticabile?

“Blanc al PSG si gioca una bella fetta di carriera e dopo un rinnovo importante se farà bene in Champions sarà saldo mentre in caso contrario, Il PSG potrebbe provare a cambiare allenatore ma, dire che Ancelotti o Mourinho possano andare lì, sembra un discorso prematuro, guarda il caso Klopp che lo davano al Bayern e alla fine è andato al Liverpool. Diciamo che questo tipo di discorsi dipendono dall’evolversi delle diverse situazioni”.