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Il difensore giallorosso classe 85 Stefano Ferrario, parla dell'impegno di domenica contro l'Inter e del suo passato in nerazzurro:
“Il problema alla mandibola è risolto, stiamo rispettando i tempi, per domenica sarò a disposizione del mister, poi sarà lui a decidere. Avevo già dato la mia disponibilità domenica scorsa, ma forse è stato meglio non aver affrettato i tempi. Per questo infortunio non si poteva fare nulla per accelerare la guarigione e per questo ho dovuto saltare tre gare. Nell’Inter ho fatto quattro anni nel Settore Giovanile, poi non crescevo fisicamente e per questo terminò la mia esperienza nella squadra nerazzura. Dopo quella parentesi mi trasferii a Como dove ho avuto come allenatore Borgonovo; colgo l’occasione, visto che oggi è il suo compleanno, di inviargli i miei più sinceri auguri. Sapevamo fini dall’inizio di questo torneo che questo sarebbe stato il nostro campionato. Abbiamo avuto un periodo in cui ci eravamo staccati dalla zona retrocessione, ora si ritorna a lottare per cercare di fare quanti più punti possibile e arrivare a quota 38-40 punti. Io comunque vedo un Lecce in salute. Dobbiamo riproporre quelle gare in cui abbiamo sviluppato un buon gioco e in quel caso potremo mettere in difficoltà qualunque avversario. Nelle prossime due gare incontreremo Inter e Udinese che, secondo me, propongono in miglior calcio offensivo in Italia; dopo questi due scontri incontreremo squadre come Cagliari, Chievo, Samp e Bari dove potremo fare i punti necessari a raggiungere la salvezza.
Come fermare Eto’o? Ho seguito la gara contro il Bayern e l’attaccante milanese ha confermato di essere un calciatore in grado di fare il bello e il cattivo tempo. Per fermarlo dovremo lavorare di reparto, perché se hai una fase difensiva organizzata lo puoi limitare. Arrivati a questo punto del campionato, a livello personale, mi piacerebbe trovare quella continuità che fino a questo momento non ho avuto a causa anche di banali infortuni.”
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