Dopo le accuse della GdF e il carcere, l'ormai ex presidente della Samp Ferrero si è confidato con La Gazzetta dello Sport parlando di questi giorni drammatici:
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Ferrero: “Perché sono qui? Vorrei chiamare i miei bambini e Quagliarella”
Dopo le accuse della GdF e il carcere, l'ormai ex presidente della Samp Ferrero si è confidato con La Gazzetta dello Sport
«Sto scrivendo un libro, devo rimettere mano al titolo e al suo finale. Perché sono qui? Sono preoccupato, perché ho seicento dipendenti sotto di me che adesso rischiano di non avere più un lavoro. E poi ho un altro grande pensiero. Vorrei sentire i miei figli (quelli più piccoli, di cinque e otto anni, Rocco Contento e Oscar, avuti dalla sua compagna Manuela Ramunni, ndr). Non ci sono ancora riuscito. Quando ho chiamato l’ultima volta, loro non c’erano. Reggo questa situazione solamente per loro. A settant’anni, trovarmi qui mi fa crollare il mondo addosso e non riesco a farmi una ragione di tutto questo».
«tante persone, anche famose, che io conosco, non hanno mostrato vicinanza al mio caso neppure con una telefonata a mia moglie. Vorrei poter fare una telefonata a Quagliarella. Devo fare i complimenti a chi dirige questa struttura. Sono dei signori, mi hanno trattato bene, fanno ottimamente il loro lavoro, sono soltanto sottopagati. Anni fa mi avevano accusato di avere preso dei soldi, ci sono voluti sei anni per poi essere prosciolto. Queste cose vanno alle lunghe e poi ti segnano».
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