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Riccardo Ferri, ospite negli studi di Inter TV, ha introdotto la gara di Europa League in programma stasera: "Politano può essere un ritorno lieto, sa creare superiorità numerica. L'Inter è una squadra che deve dimostrare continuità dopo una partita strepitosa, dove si sono viste le qualità di Perisic e Nainggolan. Due giocatori che vanno a riempire l'area. Incontrano una squadra giovane che fa fatica a fare gol, ma che si difende bene. Ci si aspetta una reazione da parte dell'Inter nel segno della continuità dopo la partita contro il Parma. Icardi? Un cambio importante dettato da situazioni che conosciamo bene. La società ha preso una posizione molto dura e molto forte, in poche ore si doveva decidere chi fare capitano e si è deciso per Handanovic. Una figura importante. Se lo hanno designato l'avrà deciso in maniera molto frettolosa lo staff tecnico. Credo che il capitano debba essere deciso dal gruppo, dalla squadra. Credo che in futuro dovrà essere così. Condividere note positive e negative dello spogliatoio. Partendo da Icardi, passando per Brozovic e arrivando a Skriniar stasera manca la spina dorsale. Ci vuole una reazione di testa e di gamba, volontà di fare bene per affrontare lo scorcio di EL e di campionato per conquistare due obiettivi molto importanti. Lautaro? Si deve far trovare pronto. Ha fatto fatica all'inizio ad inserirsi nel gruppo, ma in questa fase finale sembra abbia trovato fiducia nei propri mezzi. Credo che il gol di Parma sia un trampolino di lancio. Quando giocavo io in Coppa Uefa ci andavano squadre di livello superiore. Ti devi giocare la partita nei 180 minuti, importante la prima gara in trasferta. Fare gol è determinante. Il Rapid Vienna è brava a rubare palla e ripartire, ma è vulnerabile. Riuscire a mettere la stessa aggressività e le qualità servirebbe a ipotecare la qualificazione già stasera".
La doppia sfida di trent'anni fa? "E' cambiato tutto, anche il dna del calcio europeo. Quella doppia sfida raccoglie la mentalità di quel gruppo. Non avevamo tantissimi cambi, giocavi anche con infortuni. Non andavamo troppo d'accordo, non era un gruppo coeso. Si creavano delle situazioni imbarazzanti in allenamento, ma quando vestivamo la stessa maglia superavamo tutto. La stagione scorsa l'obiettivo primario era la CL. Obiettivo raggiunto nell'ultima partita. La CL per tanti giocatori dell'Inter era una stagione di esordio. Sono partiti in maniera strepitosa. Questo è stato l'anno zero. Rimane questa EL che non è da meno. Centrare questo obiettivo sarebbe come alzare l'asticella e l'attenzione a livello internazionale. L'Inter che vince l'EL è una squadra che è cresciuta ancora. L'Inter che va a centrare il posizionamento in CL vuol dire che è cresciuta ancora. Attualmente la squadra ha dei problemi all'interno che vanno risolti nel più breve tempo possibile. Perché ci sono questi due obiettivi da raggiungere. L'Inter a Parma ha dimostrato di fare la partita e di esserci mentalmente e fisicamente. L'impressione è che la squadra aveva voglia di essere concreta ed aggressiva. Sono mancate le attenzioni nella fase conclusiva, ma è quello l'atteggiamento. Così ti puoi misurare con chiunque. L'Inter se la può giocare con chiunque. Credo che la priorità dell'Inter sia quella di trovare il gruppo, la motivazione. Che ti porta ad affacciarti alla partita con la Samp. Se stasera ci fosse continuità con la partita di Parma ti puoi anche non allenar più fino a domenica. Ti rimane dentro. Se metti un pacchetto di partite davanti ai giocatori crei delle difficoltà. Tutto va risolto prendendo le cose una alla volta. Mi aspetto una reazione da parte del gruppo a risposta da tanti espressioni che sono state fatte in queste ore. Una risposta nervosa. Riti scaramantici? Alcuni nello spogliatoio fanno gli stessi gesti. Perisic? A Parma ho rivisto il giocatore dei Mondiali. Da lui stasera ci si aspetta continuità, sicuramente".
(Inter TV)
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